«Gru abbandonata, è pericolosa» Il sindaco ordina la rimozione

Roveredo: l’intervento del sindaco Giacomini per un cantiere fermo da due anni in via Gortanutti Il mezzo è accessibile a tutti e sorge in prossimità di un piccolo parco dove giocano i bambini
Di Miroslava Pasquali

ROVEREDO. Scatta l’ordinanza del sindaco Mara Giacomini per la rimozione della gru “abbandonata” in via Gortanutti, a pochi metri da un parco giochi per bambini, nella zona degli impianti sportivi.

L’imponente mezzo svetta all’interno di un’area di cantiere, ma risulta liberamente accessibile – con tutti i pericoli che ne conseguono – in quanto la recinzione che delimita il cantiere stesso è crollata in più punti, riversandosi proprio nella zona adibita a verde pubblico. Di lavori in corso, in realtà, non c’è traccia all’interno del perimetro segnato dalla rete rossa, così come non esistono cartelli che riportino i dettagli del progetto d’intervento.

Sull’area si sarebbe dovuta realizzare una villetta bifamiliare, con relativa recinzione, nell'ambito di quella che è stata ribattezzata “lottizzazione Giardino”. Il permesso di costruire riporta la data del 30 marzo 2012: una successiva proroga spostava in avanti i termini per la conclusione dei lavori al 6 aprile di quest’anno. Della villetta, tuttavia, non sono state poste neanche le fondamenta.

«L’area – si legge nel provvedimento emanato dal sindaco – non è più qualificabile come cantiere e pertanto deve essere sgomberata». La proprietà è riconducibile all’immobiliare Giardino srl di Pordenone e all’immobiliare Copetti di Gemona: sono proprio queste aziende, tramite i loro rappresentanti legali, le destinatarie dell'ordinanza emessa dal primo cittadino, che impone «l’immediata rimozione della gru, della recinzione di cantiere e di ogni altro eventuale materiale abbandonato».

La situazione, sottolinea il documento sottoscritto dal sindaco di Roveredo, mette a rischio l’incolumità delle persone, essendo la gru accessibile senza alcuna limitazione. A mettere in evidenza l’esistenza del pericolo, un mese fa, anche una nota dei carabinieri di Fontanafredda. Per questo motivo l’azione del sindaco Giacomini è stata tempestiva: dalla scadenza della proroga concessa per la costruzione della bifamiliare mai realizzata sono trascorsi solo una manciata di giorni prima dell'emissione dell’ordinanza, datata 11 aprile.

Già il giorno seguente al termine del rinnovo del permesso un sopralluogo dei tecnici comunali ha dato modo di confermare l’urgenza di intervenire per imporre l’«immediato» sgombero dell’imponente gru e di ogni altra traccia di un cantiere di fatto mai partito. A giugno dello scorso anno, lo ricorderanno i lettori, nel confinante territorio di Porcia una gru era crollata, abbattendosi su un parcheggio, un'abitazione e su via Sant’Antonio-Roma. Solo per una fortunata circostanza, in quel momento, non si trovavano a passare di là automobilisti o pedoni.

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