Grande guerra Museo della fotografia e fondo Luxardo

La Regione ha stanziato 70 mila euro per gli allestimenti A fine anno la rassegna sul primo conflitto mondiale
Di Giacomina Pellizzari

Dopo il ministero dei beni culturali anche la Regione crede nella valorizzazione del fondo Luxardo. Uno dei patrimoni archivistici editoriali più preziosi delle collezioni dei Civici musei, unico nel suo genere a livello nazionale e internazionale per valore e completezza documentale sulla Grande guerra. La giunta Serracchiani, ieri, ha stanziato 70 mila euro per l’allestimento del Museo della fotografia in castello dove saranno esposte le immagini del fondo che raccontano il primo conflitto mondiale.

Si tratta di un passo importante per il Comune che a fine anno organizzerà la mostra sul fondo Luxardo e destinerà il terzo piano del castello al Museo della fotografia. E questo rischia di essere l’inaugurazione museale che chiuderà il secondo mandato della giunta Honsell visto che la prima era arrivata al capolinea con l’inaugurazione dei musei Archeologico e del Risorgimento. A sottolinearlo è l’assessore alla Cultura, Federico Pirone, nel dirsi soddisfatto del risultato raggiunto. «La Regione, come ha fatto il Mibact che ha già stanziato 100 mila euro, ha creduto nel nostro progetto».

Il fondo Luxardo è composto da oltre 5 mila documenti, testimonianze visive di quanto accadde in città e nell’hinterland dopo la disfatta di Caporetto e la presa di Udine da una parte delle truppe austro-ungariche e tedesche, appartenenti al primario dell’ospedale di San Daniele, Augusto Luxardo, collezionista di giornali di trincea, illustrazioni, manifesti, periodici, bollettini e altri cimeli. Un patrimonio, sono le parole dell’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, «tra i più importanti presenti in regione e forse in Italia». Lo stesso assessore definisce il finanziamento dell’accordo con il Comune «il punto di partenza verso un unico archivio della Fotografia con le testimonianze sulla prima guerra mondiale». E se la Regione ha finanziato il restauro e il ripristino delle pareti, l’installazione delle tende oscuranti, l’acquisto e l’installazione di proiettori e lettori Dvd, l’allestimento delle bacheche e dei supporti espositivi assieme al rifacimento dell’impianto elettrico con faretti e sensori di presenza, il Comune contribuirà alla catalogazione dei materiali, alla manutenzione dei pavimenti e all’acquisto dei materiali necessari per esporre le immagini.

L’intervento dovrà essere completato entro fine anno quando il Comune inaugurerà la mostra che consentirà al grande pubblico di confrontare le diverse strategie propagandistiche dei principali Paesi europei. L’esposizione sarà corredata da un ricco apparato multimediale e da un catalogo contenente numerosi approfondimenti.

Alla valorizzazione del fondo Luxardo contribuiscono anche il museo centrale del Risorgimento di Roma, il Filmmuseum di Vienna, i musei e le gallerie di Lubiana, l’Archivio di Stato di Esslingen, l’università di Udine e la cineteca del Friuli.

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