Graduatorie Ater, oltre la metà stranieri

SACILE. “Chiedo casa” in aumento: 159 gli aspiranti in graduatoria 2017 per l’assegnazione di alloggi Ater a Sacile e oltre la metà sono immigrati, più 21 esclusi. Erano circa 80 nella precedente graduatoria delle case popolari. Tempo 30 giorni per controllare i punteggi e fare ricorso se i conti non tornano. Tra i primi 10 in graduatoria Ater (provvisoria e il bando è del 2015) il 50% degli aspiranti non è di origine italiana.
Uno dei principali requisiti per ottenere un alto punteggio in graduatoria Ater è il reddito familiare basso.
«I cittadini non italiani ottengono più facilmente punteggi alti perché sono senza lavoro e senza reddito – era stata la valutazione sulle graduatorie Ater del consigliere comunale leghista Simone Bortolan –. La Lega Nord vigilerà sulle assegnazioni degli alloggi. In graduatoria 2014 per l’assegnazione delle Ater circa il 50% non erano cittadini italiani».
Quelli che si contano nelle graduatorie aggiornate Ater sono i numeri della crisi degli alloggi che aggredisce italiani e immigrati. A Sacile si misura anche con il numero di domande presentate per la casa popolare.
Nel 2014 l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale di Pordenone (ex Iacp), l’ente pubblico controllato dalla Regione aveva pubblicato la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi pubblici a Sacile: tra 80 persone ammesse in graduatoria, circa il 50% non era cittadino italiano. Tra le 120 richieste escluse dalla graduatoria Ater, circa il 75% di queste erano di cittadini italiani. Il bilancio sugli elenchi 2017 si farà fra qualche settimana sulla graduatoria definitiva. Intanto, a Sacile aprirà in municipio questo venerdì lo sportello “Risposta casa”, all’ufficio urbanistica: per monitorare domanda e offerta.
La casa è un diritto e non un sogno e lo prevede la legge regionale numero 1 del 2016 che ha aperto i nuovi sportelli in tanti Comuni, ieri ad Aviano poi a Brugnera, Budoia, Polcenigo. Incentivi, agevolazioni e facilitazioni per chi vuole comprare, affittare o ristrutturare un alloggio a Sacile: l’obiettivo è quello di informare.
«Temiamo l’aumento delle tariffe Ater». A Sacile gli inquilini hanno fatto i conti sul futuro peso degli alloggi popolari e fanno le corna sulle impennate degli affitti. Le case popolari sono concentrate a San Michele, dove ci sono inquilini preoccupati: l’affitto medio mensile è di circa 280 euro per un bivano.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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