Grado, fine corsa per la giunta Olivotto

Gli assessori Del Bello e Polo (Lega) oltre a 7 consiglieri si dimettono e fanno decadere il consiglio
GRADO.
Sotto il sole di giugno affonda, nell’arco di una mattinata, l’amministrazione comunale. Nove componenti del consiglio, dei quali due assessori, hanno rassegnato le dimissioni: ultime in ordine di tempo quelle dei sei consiglieri di minoranza Renato Bonaldo, Giorgio Clama, Cristian Ghirardo, Fiorenzo Facchinetti, Andrea Felluga e Roberto Marin, precedute da quelle degli assessori leghisti Maurizio Delbello, Elisa Polo e del consigliere in forza alla lista del sindaco Paolo Giorda. Le dimissioni sono state protocollate e consegnate nelle mani del segretario comunale ponendo la parole fine all’amministrazione Olivotto.


A questo punto si apre la strada del commissariamento: la nomina del commissario potrebbe arrivare già nel corso della giornata di domani. Per quanto riguarda le elezioni comunali, queste si potranno svolgere nella primavera del prossimo anno. I segnali, le avvisaglie del possibile tracollo avevano caratterizzato il consiglio comunale di lunedì conclusosi anzitempo in un nulla di fatto per l’avvenuta mancanza del numero legale nel momento dell’avvio del primo punto qualificante all’ordine del giorno, il “villaggio Zamparini”.


Nel “day after”, ieri mattina, è arrivata la revoca del mandato nei confronti dell’assessore Maurizio Delbello (Lega) che reggeva i referati dei lavori pubblici e parchi, viabilità e ambiente, agricoltura e frazioni. Dopo pochi minuti sono arrivate le dimissioni di Elisa Polo (Lega), assessore alla caccia, pesca, politiche giovanili e pari opportunità, protezione civile. Infine, sono arrivate le dimissioni del consigliere Paolo Mario Giorda e quindi attorno a mezzogiorno quella dei sei consiglieri di minoranza.


La mattinata ha insomma visto chiudersi in anticipo, di fatto, l’esperienza amministrativa del laboratorio gradese che aveva registrato la presenza di una serie di liste civiche che assieme a Lega Nord e Pd sostenevano il sindaco Silvana Olivotto.


L’ormai ex sindaco non ha nascosto, ieri pomeriggio, tutto il proprio rammarico. «C’erano già dei segnali - ammette - sul fatto che queste persone all’interno della maggioranza avessero dei contatti sempre più stretti con l’opposizione. Provo una profonda amarezza per quello che è successo adesso. Queste dimissioni privano Grado di una guida municipale proprio all’inizio della stagione estiva e mettono la parola fine a un’esperienza amministrativa cominciata tre anni fa all’insegna di un laboratorio politico etrogeneo e costruttivo, dell’entusiasmo, della voglia di creare un sistema diverso, basato sull’etica. I due assessori che si sono dimessi, in termini di referati, hanno avuto tanto da me, forse anche troppo. Ho parlato poco fa con Pietro Fontanini che si è detto dispiaciuto e ha stigmatizzato il loro comportamento. Adesso arriverà un commissario e ciò significa che si occuperà solo dell’ordinaria amministrazione. Per Grado è un brutto colpo. Per quanto mi riguarda non so se me la sentirò di ricandidarmi. Non voglio rischiare di ritrovarmi a gestire Grado con persone di questo tipo».

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