Gradisca celebra uno dei suoi tre patroni

GRADISCA. Una cittadina, ben tre patroni. È il curioso caso di Gradisca d’Isonzo, centro di appena 6.500 anime che evidentemente – ci si passi la battuta – ha molti santi in Paradiso. Eh sì, perché...

GRADISCA. Una cittadina, ben tre patroni. È il curioso caso di Gradisca d’Isonzo, centro di appena 6.500 anime che evidentemente – ci si passi la battuta – ha molti santi in Paradiso. Eh sì, perché nel breve volgere di pochi mesi la Fortezza celebra ben tre feste patronali: i santi Pietro e Paolo, proprio il 29 giugno, sono sempre stati considerati i patroni istituzionali; la Vergine Addolorata, festeggiata da 5 secoli la terza domenica di settembre, è considerata “avvocata e protettrice” della città; e, come è stato scoperto nel 2010, pure Sant’Antonio di Padova, già festeggiato. Il “caso” è intrigante: chi ha diritto di essere considerato a pieno titolo il reale patrono della cittadina? Tutti e tre i protettori della città vanno considerati sullo stesso piano. Pietro e Paolo sono a tutti effetti i patroni della chiesa madre della parrocchia, oltre che del Comune, tant’è vero che la giornata di festa significa da anni ferie per i dipendenti comunali. Ma al tempo stesso come aveva scoperto lo studioso gradiscano Vinicio Tomadin, Sant’Antonio è stato proclamato patrono prima di tutti gli altri e l’Addolorata ha rivestito per diversi secoli il ruolo di patrona nel cuore dei fedeli gradiscani, tant’è vero che è stata a lungo l’unica festività per la quale era prevista la processione solenne nel centro storico.

Chi entrava a Gradisca necessariamente passava sotto lo sguardo di uno dei principali patroni, la Beata Vergine Addolorata o Sant’Antonio, quest’ultimo proclamato patrono della Fortezza nel 1698: molti anni prima quindi, dell’Addolorata (1744) e dei Santi Pietro e Paolo (1789, anno in cui l’allora chiesa di San Salvatore diventò cattedrale e fu dedicata agli Apostoli).

A confermare in maniera inconfutabile la correttezza della tesi sulla contitolarità dei tre patroni c’è anche l’iscrizione su una campana che oggi non esiste più: fu collocata sul campanile dell’Addolorata nel 1850. Recitava: «Addolorata, S. Pietro Apostolo e S. Antonio di Padova. Patrocinatores Gradiscanorum apud Deum omni tempore estote».(l.m.)

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