«Governeremo in Fvg come a Pordenone»

«A Trieste vogliamo amministrare bene come abbiamo saputo fare a Pordenone. La qualità della lista è alta. Credo che Fratelli d’Italia potrà essere la vera novità di questa elezione». Il neo senatore Luca Ciriani alza la posta, immagina «due consiglieri di Pordenone» e sotto il chiostro della biblioteca civica fa sottoscrivere un patto ai candidati del partito «in cui ci si impegna a non cambiare casacca, ma anche a difendere una provincia abbandonata».
Il coordinatore regionale di Fdi, Fabio Scoccimarro, raccoglie subito: «Ho la certezza che a Pordenone saremo la seconda forza(ndr dopo la Lega). Siamo una destra che ha dimostrato di governare bene proprio in città e che ha ereditato le istanze delle fasce deboli della popolazione, che prima erano appannaggio della sinistra». E non a caso il sindaco di Pordenone ha invitato tutti a fare campagna elettorale lealmente per Fedriga, ma anche per Fratelli d’Italia.
Proprio Alessandro Ciriani, che a Pordenone sta vestendo i panni del vero antagonista del candidato del centrosinistra Sergio Bolzonello, ravviva l’atmosfera. «Non sono io il suo compititor – ha detto rivolgendosi a Bolzonello –, ma Riccardo Fedriga (ndr lapsus da cui si riprende subito). Che rifletta invece sul fatto che Pedrotti l'ha scelto lui e che per riparare i guasti della precedente amministrazione avremo bisogno di più di 5 anni. Noi alcune risposte importanti alla popolazione le abbiamo date: come il quoziente Pordenone, per aiutare le famiglie, o i fondi per le scuole che sono più che raddoppiati. Tutte cose che lui non sa perché, come Serracchiani, è troppo impegnato a cercare voti altrove. Non se la prenda come me se le riforme della sua giunta sono state percepite come dannose visto che il primo ad aver riconosciuto errori è stato lui: io che sto all’opposizione glieli ricordo». Vuole l’alternanza di governo Ciriani e aggiunge: «E’ bene poi chiarire che è una balla totale dire che Serracchiani se ne è andata per stanchezza. Se veramente avesse realizzato il 90 % del programma, si sarebbe ripresentata. Invece è fuggita lasciando solo Bolzonello». E al candidato del centrosinistra non risparmia una battuta feroce: «Non dire che governerai come sindaco, tu governerai come vicepresidente di Serracchiani, il sindaco qui c’è già».
A presentare la squadra è invece il coordinatore provinciale Emanuele Loperfido. In lista ci sono donne con esperienza amministrativa e grande sensibilità per il sociale come Dusy Marcolin e Anna Facondo, persone con un percorso consolidato nel partito come Dorino De Crignis e Francesco Ribetti (che ha presentato sei impegni in regione), l’uomo di punta della giunta Ciriani in città Alessandro Basso, il consigliere comunale Pierandrea Parigi, amministratori di comuni della provincia con le idee chiare, come Marta Amadio, Antonio Marinelli, Rudi Manlio De Zorzi, il dipendente pubblico (ex provinciale) Dario Buscema, la dirigente sanitaria Rosanna Finos, che mette a disposizioni le sue competenze in un ambito di grande attualità e da ultimo, non per importanza, il vicesindaco di Cordenons Gianfranco Lincello, esponente del popolo della famiglia.
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