Gorizia per la prima volta sotto i 35 mila abitanti

Il primo gennaio 2016 si contavano 34.844 residenti, 270 in meno rispetto al 2015. Più decessi (467) che nascite (246). Romoli: le famiglie vanno aiutate economicamente

GORIZIA. Mai così pochi abitanti dal 1920. E la fatidica quota 35 mila sgretolata dopo appena un lustro, fiaccata da un saldo naturale estremamente negativo.

Il dato positivo? La “fuga” dei goriziani pare arrestarsi, con gli immigrati (stranieri, ma anche da altri comuni della regione o d’Italia) che pareggiano gli “arrivederci”.

Residenti in calo

La notizia – statistica – è che Gorizia scende sotto i 35 mila abitanti. I residenti in città sono attualmente 34.844, 270 in meno rispetto al 2015. Il sindaco Ettore Romoli non ne fa però un dramma, e cerca di contestualizzare il trend negativo: «Quello del calo dei residenti, com’è risaputo, è un problema nazionale, con variazioni più o meno significative da zona a zona. L’anno scorso, in Friuli Venezia Giulia sono stati persi quasi 6.500 residenti, di cui 1.500 solo a Trieste – indica Romoli –. Quindi, il problema va affrontato in chiave più ampia, direi regionale se non nazionale».

La ricetta per contenere la fuga e, magari, per invertire il tracollo demografico che caratterizza un po’ tutta la nazione? «Le famiglie vanno supportate economicamente ma, soprattutto, ci deve essere un rilancio dell’economica e dell’occupazione – riflette il sindaco del capoluogo isontino –. Un altro degli aspetti preoccupanti che evidenziano l'enorme difficoltà nazionale e regionale a dare risposte occupazionali è quello dell’emigrazione giovanile: in Italia oltre 107 mila ragazzi sono espatriati e, di questi, quasi 4.200 della nostra regione. Come Comune stiamo dando il massimo per creare nuove condizioni di crescita della città ma c'è l'assoluta necessità di un impulso su ben più larga scala», conclude Romoli.

I dati del 2016

L’elaborazione fornita dall’ufficio statistica del Comune consente di focalizzare l’attenzione sui numeri al primo gennaio di quest’anno. I nati nel corso del 2015 risultano essere 246, contro i 487 decessi di residenti, con un saldo naturale in rosso di 241 unità.

Le iscrizioni dagli altri comuni (immigrati) sono 659, con 252 nuovi iscritti da Paesi esteri; le cancellazioni per emigrazione sono 1.023, di cui 633 per altri comuni e 125 per l’estero. Complessivamente le famiglie residenti in città sono 16.985, con 16.748 maschi e 18.096 femmine.

Diminuiscono gli stranieri

In calo anche gli stranieri iscritti all’anagrafe del Comune capoluogo. Nel 2015 erano 3.273, all’ultima rilevazione risultano essere 3.195. Le comunità più numerose sono quelle che appartengono alle repubbliche dell’ex Jugoslavia: la “delegazione” più nutrita è quella kossovara (534 persone, in calo di 17 unità rispetto al 2015), seguita dai bosniaci (412); seguono gli sloveni (357, +13 rispetto all’anno passato) e i serbi (165), con i romeni a quota 215.

Tra le comunità africane solo i marocchini vanno in tripla cifra (136), seguiti a debita distanza da algerini (45) e senegalesi (43); cento e 92 sono invece i cittadini cinesi residenti in città, di gran lunga la più numerosa compagine proveniente dai Paesi asiatici.

In calo generale invece i rappresentanti del Nuovo continente: dalle Americhe, complessivamente, arrivano appena sessanta nostri concittadini, con un crollo degli argentini (appena uno registrato oggi, mentre nel 2001 erano 26) e una sostanziale tenuta di cubani e domenicani (per entrambe le nazionalità 22 residenti in città).

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