Gorizia multilingue: stranieri a quota 3.209

È l’unico segno “più” in un bilancio demografico sconsolante. La città continua, inesorabilmente, a perdere abitanti: in un anno, sono passati da 34.742 a 34.408.
In controtendenza vanno gli stranieri. Oggi sono 3.209, dieci in più rispetto allo scorso anno. Hanno ricominciato a crescere, seppur di poco, dopo una serie di cali. In un bilancio demografico generale costellato dai segni meno e da continue emorragie, l’unica voce in crescita è quella che riguarda cittadini non di madrelingua italiana.
Le nazionalità
più presenti
La comunità straniera più numerosa in città è quella proveniente dal Kosovo con 536 residenti che equivalgono al 16,8% di tutti gli stranieri presenti sul territorio comunale, seguita dai cittadini della Bosnia-Erzegovina (399 pari al 12,5%) e della Slovenia (349 che equivalgono al 10,9%). A seguire ci sono i romeni (226 complessivamente) che costituiscono il 7,07% del totale. In quinta posizione i macedoni (149) al 4,66%, marcati stretti dai cittadini di nazionalità serba (148 pari al 4,63%). Proseguendo, ci sono 145 croati, 115 ucraini, 88 albanesi e 64 polacchi. Poi, c’è un “buco” nella classifica perché si salta subito ai 28 residenti della Federazione russa. Balza immediatamente all’occhio il fatto che gli stranieri più presenti in città arrivino quasi tutti dai Paesi dell’Est europeo.
Limitando il discorso al continente africano, va segnalata la presenza di 131 marocchini mentre i cinesi (Asia) sono, complessivamente, 182, seguiti da 69 bengalesi.
Il quartiere
più “internazionale”
Si conferma anche quest’anno che il rione più “straniero” è quello di Montesanto: i non italiani incidono per il 14%. E la maggior parte sono di nazionalità slovena. In questo quartiere (in particolare nelle vie Caprin, Montesanto e strade limitrofe) si continua a riscontrare l’arrivo di parecchie giovani coppie dalla Slovenia. In molti casi, continuano a lavorare nella loro città d’origine e, magari, usufruiscono contemporaneamente dei nostri servizi per quanto riguarda i figli: scuole bilingui e quant’altro. Lo fanno con grande naturalezza a conferma che il confine, al contrario di certi politici, loro lo hanno rimosso dalla mente da parecchio tempo. E il quartiere più italiano? Anche qui c’è una conferma. Si tratta della Madonnina: su circa 800 residenti, solo una ventina sono stranieri. Giova ricordare che la Madonnina è anche il rione che ospitò, nel passato, oltre 100 immigrati negli spazi parrocchiali: come si ricorderà venne anche realizzata una tendopoli con una tensostruttura.
L’apporto
all’economia
Ma qual è l’apporto all’economia goriziana offerto dagli stranieri? Dall’indagine condotta da Unioncamere-InfoCamere elaborando i dati del Registro delle Imprese si evince che, in linea con le tendenze registrate a livello nazionale, anche a Gorizia le imprese costituite da cittadini stranieri hanno fatto segnare nel 2017 tassi di crescita molto più alti della media. Il saldo, a livello provinciale, è risultato di “+43”, che fissa le imprese registrate a 1.373, con un tasso di crescita del 3,2%. A fine anno le imprese di cittadini stranieri costituivano il il 13,1%. Le attività a maggiore concentrazione relativa di imprese straniere (in alcuni casi peraltro la percentuale nasconde valori assoluti di poche unità) sono per la provincia di Gorizia quelle riguardanti le lotterie e scommesse (40% ma su un numero limitato di imprese totali), i lavori di costruzione specializzati (34 per cento), la gestione delle reti fognarie (33,3%, ma su poche unità).
Uno sguardo sugli Stati di provenienza degli imprenditori stranieri è possibile considerando i titolari di imprese individuali. In provincia di Gorizia risultano 5.495 imprenditori individuali dei quali 166 di provenienza comunitaria e 797 extra-Ue: in questo caso la presenza più cospicua spetta ai macedoni, concentrati soprattutto nell’area monfalconese, seguiti da serbo-montenegrini e cinesi.
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