Gorizia, il coronavirus cancella la Fiera di Sant'Andrea e i fuochi di Capodanno

Lo ha stabilito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica
Bumbaca Gorizia 30.11.2013 Fiera S. Andrea - Fotografia di Pierluigi Bumbaca.
Bumbaca Gorizia 30.11.2013 Fiera S. Andrea - Fotografia di Pierluigi Bumbaca.

GORIZIA. Nei comuni di Gorizia e Monfalcone non saranno adottate «zone rosse»: lo ha stabilito l'odierna riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Gorizia Massimo Marchesiello, a seguito del nuovo Dpcm.

Per il Comune di Gorizia, tuttavia, è stato annunciato l'annullamento di alcuni eventi a causa dell'emergenza epidemiologica in atto. Non avranno luogo, in particolare, la consueta Fiera di Sant'Andrea (sia il mercatino, sia le giostre) e i fuochi artificiali di fine anno. Inoltre non verrà allestita la pista per il pattinaggio sul ghiaccio nella centrale piazza della Vittoria. Al Comitato hanno partecipato anche il questore, i comandanti provinciali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza e i sindaci di Gorizia e Monfalcone, Rodolfo Ziberna e Anna Cisint.


È stata infine decisa un'intensificazione dei controlli da parte delle forze di polizia per il rispetto delle disposizioni anti-covid in vigore, con riguardo anche gli orari di apertura e chiusura delle attività dei servizi di ristorazione.

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La stop alla tradizionale fiera goriziana è in particolare un fatto storico. «Un avvenimento cittadino di primissimo ordine». Così lo storico goriziano Ranieri Mario Cossar definì nel 1931 lafiera diSant'Andrea. L'antichissima tradizione del "marciat di Sant'Andrat" che conservò sino alla fine dell'Ottocento le caratteristiche impronte medievali della "fiera franca", invadeva pacificamente tutta la città, con attrazioni differenti in ogni piazza. In piazza Sant'Antonio trovava spazio il circo equestre, la piazza Grande era consacrata interamente al mercato, mentre in Piazzutta si vendevano solo cereali e prodotti artigianali. Una sorta di luna park ante litteram era ospitato in piazza del Fieno (l'attuale piazza Divisione Julia), sede del tiro a segno, del gioco delle piastre e del teatro dei fantocci.

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