Goletta verde promuove Lignano

LIGNANO. Promosso il mare di Lignano. Bocciati i fiumi Stella e l’Isonzo. Ieri mattina Legambiente ha presentato i risultati del monitoraggio condotto da Goletta verde con la campionatura delle acque di otto diversi siti del Friuli Venezia Giulia.
E se le spiagge di Lignano, Monfalcone e Trieste sono state valutate positivamente, lo stesso non si può dire per il fiume Stella, che nella zona della foce è stato definito da Legambiente «fortemente inquinato», e per la foce dell’Isonzo, pure classificata come sito inquinato: un dato secondo i biologici di Legambiente che dimostra, purtroppo, una carenze nel trattamento delle acque di scarico.
Quest’anno Goletta verde ha voluto iniziare la sua campagna di valutazione dello stato di salute della costa italiana dall’alto Adriatico, dalla località di Lignano Sabbiadoro, della quale l’imbarcazione è ospite da sabato e dove ieri sono stati illustrati gli esiti del monitoraggio condotto in Friuli.
Promossa a pieni voti Lignano Sabbiadoro: nei tre punti dov’è stata effettuata la campionatura, zona Terrazza a Mare, Lignano Pineta e in località Punta Faro tra punta Lignano e isola Marinetta, i valori dell’acqua sono risultati entro i limiti di legge.
«Con questo risultato, che si somma al riconoscimento della Bandiera Blu, la città di Lignano Sabbiadoro conferma la buona qualità delle proprie acque, ma soprattutto testimonia concretamente il proprio impegno verso l’ambiente e verso uno sviluppo sostenibile, indispensabile per una crescita economica e sociale credibile, duratura e lungimirante – ha commentato il sindaco Luca Fanotto, a margine della conferenza stampa -, la nostra città vive di turismo e non può prescindere da questi valori, per questo motivo oggi è un giorno molto positivo per Lignano Sabbiadoro».
Il resoconto di Legambiente parla di una regione dove sono in crescita l’abusivismo edilizio (una cinquantina le infrazioni accertate) e la pesca di frodo: ad aumentare è il numero di reati (271, pari a 2,4 illeciti per ogni chilometro di costa) e quello delle persone denunciate (335 contro i 261 dell’anno precedente), mentre è leggermente in calo il numero dei sequestri.
Secondo la portavoce di Goletta verde, Katiuscia Eroe, da parte degli amministratori regionali va mantenuta alta l’attenzione nei confronti della depurazione: «Il Friuli Venezia Giulia vede un rapporto popolazione/servizio di depurazione pari al 77,3%, un valore inferiore di oltre quattro punti percentuali rispetto alla media delle altre regioni costiere del nord Italia, pari al 81,9% - ha riferito la portavoce durante la conferenza stampa organizzata a bordo di Goletta verde –, le carenze del sistema di depurazione non solo danneggiano ambiente e salute, ma costringono spesso a investire fondi per gestire le emergenze».
Legambiente ha già avuto modo di esprimere, in sede istituzionale, le sue perplessità in merito al piano regionale di tutela delle acque – ha dichiarato Elia Mioni, presidente di Legambiente Friuli Venezia Giulia – e in particolare proprio per quanto riguarda la depurazione».
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