Glp non riesce ad assumere: «C’è chi vuole il sabato libero»

La società: arrivano tanti curricula da candidati impreparati e poco disponibili. Appello a università e istituto Malignani per formare professionisti dei brevetti
Udine 16 gennaio 2015. Conferenza stampa GLP. © Petrussi Foto Press Srl
Udine 16 gennaio 2015. Conferenza stampa GLP. © Petrussi Foto Press Srl

UDINE. Cercare personale e non trovarlo in un Paese dove la disoccupazione giovanile ha toccato nel 2014 quota 44,2 per cento sembra un paradosso. Non lo è invece se è vero che un’azienda, pronta ad assumere 10 persone e ad investire sulla loro formazione, sta da mesi cercando giovani laureati in giurisprudenza e ingegneri senza però trovarli.

Accade a Udine, alla Glp, società leader nella registrazione di marchi e brevetti con sedi anche a Milano, Perugia, Zurigo e San Marino: 65 dipendenti, 10 milioni di fatturato, 150 Paesi partner, una realtà in piena espansione, “frenata” solo dalla difficoltà di reclutare nuove leve.

Tanto che ieri, dalla sede friulana del gruppo, i fratelli Daniele e Davide Petraz hanno rivolto un appello all’università di Udine pur chiarendo che si tratta di una richiesta d’aiuto, non di una critica. Da rivolgere semmai a livello orizzontale, perché di un problema culturale si tratta secondo i vertici di Glp.

«Di curriculum in azienda – ha svelato Daniele Petraz - ne arrivano quotidianamente. Anche tre al giorno. Ma per un motivo o per l’altro siamo costretti a scartarli».

Un esempio? La ragazza che, 30 anni suonati, si fa accompagnare da papà. Oppure il candidato che non conosce nemmeno il core business dell’azienda o ancora l’altro che si premura di mettere in “cassaforte” anzitutto il sabato e la domenica liberi.

«Abbiamo bisogno di persone disposte a viaggiare - ha aggiunto il fratello Daniele - che sappiano bene almeno una lingua tra inglese, tedesco e francese, che abbiano alternativamente uno specifico background tecnico o giuridico».

Obiettivo: trasformarli in consulenti di proprietà industriale. Figure poco conosciute che appartengono a un proprio ordine professionale con tanto di albo e si occupano della protezione di brevetti e marchi. Eppure in Italia la cultura della protezione industriale è ancora un miraggio. Lo dimostrano i brevetti depositati nel 2014: appena 7.534 contro i 58 mila della Germania. In Friuli l’anno scorso si è arrivati a 500.

Glp ha in portafoglio clienti come New York Times, Seiko, Parmalat, Expo Milano e ancora Moroso, Latterie friulane e Danieli per restare in casa nostra. Se gli ultimi due assunti sono un cinese e una giapponese, l’azienda non smette di credere nel Friuli.

La sede legale è ancora a Udine, dove lavorano anche 40 dei 65 collaboratori in forze all’azienda che per le nuove leve guarda al mondo della formazione. In particolare all’università di Udine e al Malignani cui fanno appello: «Collaboriamo – concludono i Petraz - per preparare giovani diplomati e laureati alle esigenze delle imprese contribuendo a ridurre la forbice tra domanda e offerta di lavoro».

Argomenti:lavoro

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto