Gli ultimi gioielli dell'imprenditoria friulana nel mondo: un nuovo ponte in Norvegia e la sede di Google a New York

La Rizzani De Eccher protagonista con Besix dell’infrastruttura sul lago di Mjosa. E per l’edificio di Manhattan è stata esportata la tecnica dei prefabbricati

UDINE. Una nuova infrastruttura in nord Europa per Rizzani de Eccher. Il gruppo friulano realizzerà, in partnership con la belga Besix e in collaborazione con Multiconsult e Af Gruppen, un ponte di 1.350 metri sul lago Mjosa in Norvegia, e un tratto autostradale di 11 chilometri.

La scelta di Rizzani de Eccher-Besix è arrivata alla fine di una selezione di proposte progettuali e una gara d’appalto internazionale. I lavori di progettazione definitiva ed esecutiva dovrebbero iniziare già ad agosto mentre l’inaugurazione dell’opera è prevista per il 2025.

Il progetto, come detto, prevede la costruzione di un ponte principale di 1.350 metri sul lago Mjosa e un tratto di autostrada. La proposta della joint-venture si basa sull’uso di soluzioni sostenibili, compreso un utilizzo estensivo del legno, che non è solo esteticamente piacevole, ma anche di elevato interesse ambientale.

Il lago Mjosa è il lago più grande della Norvegia e anche uno dei più profondi d’Europa: raggiunge gli 80 metri nel luogo su cui sarà edificato il ponte. L’autostrada che collegherà Moelv a Roterud sarà di quattro corsie e lunga circa 11 km.

Il progetto prevede sia l’ampliamento delle infrastrutture esistenti sia la costruzione di nuove. Questo progetto segue di poco l’inaugurazione avvenuta a settembre 2019, con diversi mesi di anticipo rispetto al crono-programma, del Crown Princess Mary Bridge in Danimarca, costruito sempre da Rizzani de Eccher e Besix.

E sono loro gli autori del progetto e firmatari del contratto con le autorità ferroviarie lettoni per la Rail Baltica, la stazione centrale di Riga, che introduce una nuova infrastruttura ferroviaria europea. Rizzani de Eccher è anche impegnata a Manhattan, quartiere di New York, dove è in corso la costruzione del nuovo quartier generale di Google.

L’edificio sta prendendo forma e tecniche consolidate nella realizzazione dei ponti a conci sono state implementate per un edificio, in particolare la tecnologia segmentale del ponte prefabbricato è stata utilizzata per la costruzione del nucleo di ascensori e scale del nuovo palazzo.

Gli elementi prefabbricati che compongono il nucleo in calcestruzzo, vengono realizzati in un diverso cantiere nel New Jersey, quindi vengono trasportati a Manhattan, scaricati, ribaltati e posti in opera grazie alle gru. «

Si tratta di una tecnologia che Rizzani de Eccher utilizza solitamente per la realizzazione di ponti e che ha applicato per la prima volta nel 2012/14 per la realizzazione di una piattaforma proprio a New York – spiega Giulio Lucchini, project manager per Rizzani de Eccher negli Usa –. In questo modo si evita il getto in opera in cantiere costruendo altrove i blocchi, realizzando risparmio di costi e abbattimento di tempo, e contemporaneamente si rende il cantiere meno impattante.

Prevede la presenza di gru, non inusuali in qualsiasi cantiere, ma di capacità maggiore. La realizzazione degli elementi in una fabbrica distinta ha consentito inoltre di applicare sulle parti che resteranno a vista, un rivestimento in gomma con elementi decorativi scelto dall’architetto che ha realizzato il progetto, e questo riduce ulteriormente i costi rendendo inutili eventuali interventi successivi».

Particolarmente affascinante il montaggio degli elementi prefabbricati che, una volta scaricati, vengono posizionati su una speciale piastra girevole, ruotati di 90 gradi e infine eretti dalla gru. —
 

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