Gli sfollati di Amatrice a Lignano per Capodanno

LIGNANO. Gli sfollati di Amatrice trascorreranno la notte di San Silvestro e il Capodanno a Lignano Sabbiadoro. Una trentina di famiglie, circa un centinaio di persone, saranno ospitate dall’associazione “Dome aghe e savalon d’aur” che ha deciso di tendere la mano la mano a chi oggi si trova nelle stesse condizioni dei terremotati del 1976. Amatrice ringrazia e si prepara a cucinare, nella piazza di Lignano, una mega amatriciana. Nei frigoriferi i lignanesi hanno già fatto spazio ai guanciali arrivati nei giorni scorsi.
«Il Friuli ci è molto vicino», commenta il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, sempre alle prese con l’emergenza provocata dal sisma che ha raso al suolo il centro storico. Pirozzi non verrà a Lignano, gli impegni non glielo consentono. Sarà a Gemona il 6 gennaio e parteciperà, assieme al collega di Norcia, Nicola Alemanno, e alle delegazione di Foligno e Fossa, alla messa del Tallero che si trasformerà nella messa della solidarietà.
Ma torniamo a Lignano dove la tradizione dell’accoglienza non viene meno. I pullman partiranno da Amatrice il 30 dicembre e arriveranno nella località balneare intorno alle 17. Il giorno successivo, mentre i bambini si divertiranno nel consueto Capodanno dei piccoli, gli adulti saranno accompagnati a Gemona e a Venzone. «Vogliamo - spiega il presidente dell’associazione, Mario Montrone - fargli vedere che ricostruire si può».
Un segnale di speranza che i sindaci, Paolo Urbani e Fabio Di Bernardo, non mancheranno di implementare accogliendo le famiglie di Amatrice nelle, rispettive, sale consiliari. I due primi cittadini si trasformeranno in ciceroni anche nelle cattedrali e nei centri storici rinati. In entrambi i luoghi, i terremotati dell’Italia centrale potranno dialogare con i cittadini e ricevere da loro tutto il sostegno di cui hanno bisogno. A Venzone riceveranno in dono una pergamena.
Una volta rientrate a Lignano le famiglie di Amatrice potranno partecipare al Capodanno in piazza oppure preparare gli ingredienti per la pasta all’amatriciana che cucineranno il giorno successivo. Il primo giorno dell’anno, alle 17, sono tutti invitati a mangiare l’amatriciana della solidarietà a Lignano.
«La nostra - sottolinea Montrone - sarà la vera amatriciana perché dove l’hanno cucinata finora non hanno rispettato la ricetta originaria». Il 2 gennaio i pullman intraprenderanno il viaggio di ritorno. «Inizialmente - sottolinea sempre Montrone - avevamo pensato di assegnare a questa gente un aiuto economico poi abbiamo cambiato idea per invitare i bambini e le loro famiglie a trascorrere il Capodanno da noi». Anche questo è un segno di rinascita.
Lo ribadisce pure il sindaco, Luca Fanotto, facendo notare che il titolare dell’hotel Flora, gruppo Doimo, per consentire la buona riuscita dell’iniziativa, ha riaperto l’albergo.
Sarà una due giorni di affetto nei confronti di chi ha perso tutto. I terremotati non mancheranno di visitare il presepe di sabbia dedicato al sisma del Friuli, che ha già superato le 20 mila presenze.
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