Gli scacchi entrano a scuola per lo sviluppo dell’attenzione

SAN LORENZO ISONTINO. Era il 1984. Anatolij Karpov e Garry Kasparov si affrontarono in una sfida che avrebbe dovuto assegnare il titolo di campione del mondo di scacchi. Si contrapponevano non soltanto i due più forti giocatori del momento, ma due stili, due scuole di pensiero, due concezioni politiche diametralmente opposte. Karpov rappresentava lo svogliato campione dall’immenso talento e dalla tecnica cristallina mentre Kasparov era, nell’immaginario collettivo, il lavoratore indefesso dalla memoria prodigiosa. I match tra Karpov e Kasparov durarono dal 1984 al 1990, accompagnando di pari passo la fine dell’Unione Sovietica.
Probabilmente, a San Lorenzo Isontino, non ci sono i futuri Anatolij Karpov e Garry Kasparov. Ma gli scacchi sono entrati a scuola dalla porta principale. E una stretta di mano, come i giocatori veri, ha sancito l’inizio della partita.
Lunedì scorso, i piccoli scacchisti si sono cimentati in un vero e proprio torneo di scacchi alla primaria Tommaseo. L’iniziativa arricchisce l’offerta formativa della scuola da alcuni anni, grazie all’intervento di un istruttore federale di scacchi, il signor Attilio Liuzzo, che mette a disposizione le sue conoscenze per far muovere i primi passi sulla scacchiera. «Ragionamento, sviluppo della logica, problem solving, pensiero organizzato, sviluppo dell’attenzione, memoria, sono alcune delle abilità che il gioco degli scacchi aiuta a sviluppare nei bambini fin dalla classe prima», sottolineano le maestre, ben consapevoli del potenziale didattico di questa pratica.
Il torneo, organizzato all’interno della scuola, è finalizzato - infatti - a una più approfondita acquisizione delle tecniche, ma soprattutto al rafforzamento del carattere, alla capacità di affrontare situazioni problematiche mantenendo costante la concentrazione.
A conclusione della giornata, i piccoli partecipanti sono stati premiati dal sindaco di San Lorenzo Isontino Ezio Clocchiatti e dall’assessore comunale Nicoletta Venturoli. —
Fra.Fa.
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