Gli ispettori dell’agenzia nazionale della sicurezza del volo a Premariacco: rilievi e testimonianze per capire cosa è successo

Si attende allora l’autorizzazione del magistrato per il nullaosta a rimuovere il relitto del velivolo precipitato nel campo a San Mauro

Simone Narduzzi
Bandiere a mezz'asta nell'area dell'aviosuperficie
Bandiere a mezz'asta nell'area dell'aviosuperficie

Sono stati ricevuti nella mattinata di mercoledì 4 settembre gli ispettori dell’agenzia nazionale della sicurezza del volo all’interno dell’aviosuperficie di Premariacco. Sul posto in cui è avvenuto l’incidente che è costato la vita ad Alessandra Freschet e Simone Fant, gli ispettori hanno effettuato gli opportuni rilievi raccogliendo quindi le testimonianze legate al tragico evento.
 


PER APPROFONDIRE


Presente alle operazioni il presidente della Fly & Joy Aimaro Agostino: «Agli ispettori è stato riportato quanto è successo. Nei prossimi giorni il rottame sarà rimosso e si andrà a vedere nel dettaglio, pezzettino per pezzettino, in modo da ricostruire eventuali problemi tecnici che, per quanto mi riguarda, non sussistono».

Si attende allora l’autorizzazione del magistrato per il nullaosta a rimuovere il relitto. Una volta fatto ciò, gli addetti ai lavori potranno, in particolare, analizzare quel che resta del motore del Fly Synthesis Storch 2.0, il cui “nucleo” parrebbe essere stato in parte risparmiato dall’impatto col suolo e dal successivo incendio.
 

Peso, tecnologia, sistemi di sicurezza: come funziona uno “Storch”, l’ultraleggero precipitato a Premariacco
Lo storch è il nome del modello, di produzione friulana, dell'ultraleggero precipitato a Premariacco

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto