Gli alpini invadono Tarvisio per i 90 anni del gruppo Ana

. Una città ammantata di Triclore ha accolto ieri oltre un migliaio di alpini e simpatizzanti al Raduno annuale della Sezione Ana di Udine che così ha voluto omaggiare il locale Gruppo Ana Nevio Artioli per i suoi 90 anni della sua fondazione. Clou della manifestazione la sfilata aperta dalla banda sezionale, dai labari e dai gagliardetti, che partendo da via degli Alpini ha percorso l’intera via Armando Diaz passando accanto all’ex caserma Lamarmora e poi per via Roma ha raggiunto piazza Unità. Una breve pausa in via Roma dinnanzi al monumento dedicato all’alpino per le locuzioni. In quest’occasione il sindaco Renzo Zanette durante i ringraziamenti di rito agli organizzatori del Raduno ha annunciato l’intenzione di attribuire la cittadinanza onoraria alla Sezione di Udine proprio per sottolineare l’importante ruolo dell’associazione friulana nel tramandare i valori alpini e lo spirito di solidarietà.
Dopo la messa nella chiesa parrocchiale si è svolta la cerimonia di onoranze ai caduti con la deposizione dei fiori al tempietto ossario. Davanti il monumento all’alpino, il presidente della Sezione di Udine Dante Soravito de Franceschi, piacevolmente sorpreso dalla proposta del sindaco Zanette che ha caldamente ringraziato, ha voluto rinnovare l’invito ai politici di valutare la possibilità di riproporre una forma di servizio di leva per dare modo ai giovani di maturare un’esperienza importante per la loro formazione di cittadini. Nell’occasione il presidente ha illustrato i numeri dell’attività dell’Ana Nazionale che nel 2018 ha raccolto 6 milioni e 300 mila euro da destinare alla solidarietà e ha sommato ben oltre 2.600.000 ore di lavoro di volontariato pari a 71 milioni di euro ed a queste opere benefiche la Sezione di Udine ha contribuito con 56.000 ore di lavoro. Numeri che danno la dimensione di un’attività di grande rilievo per la società italiana, un’attività destinata ad esaurirsi se non ci sarà quel ricambio generazionale che potrebbe riassicurare il servizio militare. Il capogruppo di Tarvisio Daniele Missoni, ha ricordato i predecessori, consegnando riconoscimenti ricordo ai loro familiari o discendenti. Certamente erano altri tempi quando si fondò il gruppo nel 1929, ha ricordato Missoni, ma Enrico Codebò, ufficiale del 4° Alpini, seppe guidarlo fino al 1935, quando passò il testimone a Umberto Pio che resse il gruppo fino al 1943. Quindi, dal 1954 al 1960 fu capo gruppo Liva Mario e dal 1960 al 1990 Federico Buliani e poi per due anni la carica fu ricoperta da Guido Cibin, poi nuovamente da Buliani per due anni e per 15 anni da Marco Comello, che, passò il testimone a Missoni nel 2011. Con Federico Buliani, ufficiale di grande rettitudine fu inaugurata la sede di via 4 Novembre nel 1978 e successivamente si poté rendere omaggio al giovane ufficiale caduto in Russia, Nevio Artioli, i suoi resti furono rimpatriati e ora sono custoditi nel tempietto ossario. Invece non gli riuscì di trovare dove i partigiani titini seppellirono il corpo del maresciallo Mario Perotti, prelevato nel 1944 dalla polveriera della Valle del Lago del Predil con l’inganno per essere ucciso e purtroppo, il loculo a lui dedicato al tempietto ossario è ancora vuoto.
Infine, da parte del capogruppo, i ringraziamenti per i collaboratori della tre giorni di eventi celebrativi. In primis i comuni di Tarvisio, Malborghetto e Pontebba e i loro gruppi Ana, fra gli altri, i pompieri volontari di Camporosso e Valbruna, i volontari della Protezione Civile e la Base Logistica Militare di via Romana. —
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