Giunta Ciriani, c’è l’accordo. Ora i nomi

La lista civica e i tre partiti metteranno un uomo e una donna ciascuno. Vicesindaco alla Lega, presidente del consiglio a Fi

PORDENONE. Il sindaco ha chiuso l’accordo. Niente nomi, perché in realtà non ci sono ancora. Tutti. Alessandro Ciriani, da commissario tecnico, ha deciso lo schema di gioco. Il resto se la dovranno vedere internamente i partiti e per tutti il termine ultimo è domani.

«Abbiamo raggiunto un buon accordo, di squadra, nuovo nella logica» dice Ciriani mentre sorseggia un drink al caffè municipio con Stefano Zannier e Vannia Gava (Lega), Luca Ciriani e Emanuele Loperfido (Fratelli d’Italia), Giuseppe Verdichizzi (Forza Italia) Pietro Tropeano e Davide Zaninotti (lista Ciriani). La riunione, sono le 21, si è appena conclusa. «Fino a sabato – chiarisce il sindaco – niente nomi».

Lo schema. Tutti e quattro i partiti – fatta eccezione per Autonomia responsabile che si “accontenterà” di un posto nelle partecipate – metteranno un uomo e una donna. Si prevedono poi un paio di consiglieri delegati. Uno potrebbe essere Alessandro Basso all’istruzione, ma non c’è ufficialità, in quota lista del sindaco, lista che designerà Cristina Amirante e Pietro Tropeano.

Lega. Il Carroccio, quindi, spunta un assessore che avrà anche la delega di vicesindaco, ma dovrà contribuire come gli altri alle quote rosa. Qui si apre la questione interna alla sezione: non è un mistero che Vannia Gava, della segreteria regionale, spinga per avere il giovane Simone Polesello in giunta. Di contro Eligio Grizzo, fedelissimo di Ciriani, vanta un’esperienza che farebbe comodo al sindaco in questa fase. Oggi la riunione decisiva. E la donna? Tra le elette sarebbe in pole position Stefania Boltin, ma non è escluso che si giochi una carta esterna.

Forza Italia. Esce rafforzata anche Forza Italia, almeno in termini di caselle: avrà la rappresentanza di un uomo e una donna oltre alla presidenza del consiglio comunale. Questo plus non risolve comunque la vertenza interna al partito perché sia Walter De Bortoli che Andrea Cabibbo hanno i numeri, in termini di preferenze raccolte, per aspirare a un posto in giunta. C’è spazio solo per uno, però, e ora toccherà al partito decidere chi dovrà optare per la presidenza del consiglio.

Forza Italia, a differenza degli altri, deve anche trovare una donna tra i non eletti. Mara Piccin, l’unica in consiglio, non è compatibile in quanto consigliera regionale.

Fratelli d’Italia. Se Anna Facondo sembra essere la persona individuata da Fratelli d’Italia, l’uomo andrà scelto tra Francecso Ribetti ed Emanuele Loperfido. L’altro con tutta probabilità dovrà sacrificarsi e fare il capogruppo.

L’esterna. Tra le donne che potrebbero entrare in quota a qualche partito, ci sarebbe Mariacristina Burgnich, funzionario amministrativo della Provincia, professionista di grande esperienza e che gode della stima del sindaco. Sarebbe in pole per seguire il bilancio.

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