Giovani, feste e alcol: scatta la campagna “tolleranza zero”

Il sindaco Moras: «Misura colma dopo il caso di Capodanno» Allo studio azioni preventive per bloccare gli eventi a rischio

BRUGNERA. Mai più feste “esagerate”: la misura è colma e si è oltrepassato il limite. Con l'inizio del 2015 il sindaco di Brugnera, Ivo Moras, lancia la campagna della “tolleranza zero” contro le feste ad elevato tasso alcolico e non solo nel territorio comunale: l’attenzione è puntata sui giovani, l’obiettivo è la dissuasione. Per farlo chiede l’aiuto della polizia locale comunale, d’intesa con il vicesindaco e assessore alla sicurezza Renzo Dolfi, né mancherà l'impegno dei carabinieri della compagnia di Sacile.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un episodio, avvenuto a Capodanno, che ha destato non poca sensazione nel Pordenonese. Un adolescente era finito in coma etilico dopo una sorta di gara alcolica, nella quale ha rischiato non poco per la sua salute. A Brugnera questo episodio ha fatto molto discutere, soprattutto sul ruolo delle famiglie, che non sembra così centrale come una volta. «La situazione ormai è sfuggita di mano e davvero non si riesce a capirne il motivo – ha sottolineato il primo cittadino Ivo Moras – Episodi come quello verificatosi a Capodanno non devono più accadere, non sono più tollerabili. Stiamo studiando una soluzione per vietare le feste dello “sballo”, attraverso indagini preventive. Ho dato mandato alla polizia locale e al comandante di approfondire la materia e di indagare, con tutti i mezzi, su una possibile rete organizzatrice di eventi che superano la legge e anche il limite alla decenza».

Il problema dell’alcol, dello sballo, ma anche della noia, è molto sentito. Non sono mancati in passato, anche nelle frazioni, episodi che evidenziano il disagio di numerosi giovani e meno giovani. Una situazione nota da tempo sia al sindaco sia agli altri componenti della giunta, come il vicesindaco e assessore alla sicurezza Renzo Dolfi. Scritte ingiuriose sui muri di locali ed esercizi pubblici dismessi, ma anche schiamazzi notturni. Ma l’attenzione è rivolta anche ad altre situazioni potenzialmente a rishio per i giovani, come l’utilizzo di sostanze stupefacenti. L’asticella sembra essersi ulterioremente rialzata, su tutti i fronti.

Rosario Padovano

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