Giordano: «Tagli? Sì, ma cominciamo dalle pensioni d’oro»

Aveva annunciato di voler rovinare la serata ai numerosi presenti raccontando «cose spiacevoli» ed é stato di parola. Mario Giordano, direttore di Mediaset News, ha presentato ieri il suo “Sanguisughe: le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasche”, intervistato da Valentina Gasparet.
Un esempio? «Un ex dirigente Telecom - ha detto -, Mauro Sentinelli, percepisce ogni mese 90 mila euro di pensione». Diritto maturato secondo i criteri applicati a noi normali contribuenti? No, in base ai privilegi, ha detto Giordano, e su queste pensioni l’Inps non si accanisce come fa nei confronti degli altri cittadini.
Ma per Giordano «la più grande oasi di privilegio é la casta della politica». La casistica è lunga e varia: dall’ex deputato che solo per un giorno a Montecitorio percepisce una pensione di circa 3 mila euro mensili al contributo di solidarietà che i parlamentari percepiscono a fine mandato, a carico della “fiscalità generale”, un Tfr esentasse.
Per non parlare dei parlamentari o dei dirigenti della Banca d’Italia, che vanno in pensione a 45 anni. A chi dice che tagliando questi costi non si risolve il debito pubblico, Giordano risponde, dati alla mano: «Se noi sommiamo vitalizi dei parlamentari - ha spiegato - a quelli dei consiglieri regionali di tutta Italia, si arriva a 200 milioni di euro, quanto si prevede di incamerare in questa manovra con il contributo di solidarietà». Un taglio che avrebbe un valore economico, ma anche etico «perché non è possibile che chi insiste sulla necessità di intervenire sulle pensioni, ne percepisca d’oro», immuni da qualsiasi riduzione.
Al momento di decidere, però, non si interviene su queste previdenze: «Perché non lo si fa sulle pensioni d’oro? - si è chiesto Giordano -. Qui ci scontriamo con la triste realtà: nella manovra ci sono cose che entrano in vigore subito, come l’aumento dell’Iva, ma i tagli ai costi della politica si riesce sempre a spostarli». Occorre, quindi, eliminare i privilegi, a cominciare dai vitalizi dei parlamentari, «che non sono previsti in Costituzione».
Sull’informazione, anche su questi argomenti, Giordano ha detto «che in Italia ci sono problemi, ma non di libertà, di qualità». (d.s.)
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