Giochi di tattiche militari nei bunker della Grande guerra

CAVAZZO CARNICO. Si è svolta a Cesclans la finale del torneo di Softair Apocalypse organizzato da Black Delta di Udine e Falchi della Carnia di Paluzza in collaborazione con le associazioni sportive dilettantistiche Commando Lycans, Rude Bestie, Predators e Truppers.
L’evento – svoltosi in sei tappe fra marzo e giugno – ha coinvolto oltre 400 operatori provenienti da varie regioni d’Italia (Friuli, Veneto, Emilia e Lombardia) e ha visto le fasi eliminatorie disputarsi a Attimis e Paluzza, i cui comuni hanno concesso il loro patrocinio.
La storia e la scenografia realizzata nei boschi, nei bunker della Grande guerra e nell’ex polveriera militari sono state particolarmente ricche di effetti speciali. Mezzi militari, laser, luci, maschere zombi, effetti sonori, riproduzioni di rampe missilistiche e cannoni hanno dato la possibilità ai partecipanti di calarsi nella più scenografica ambientazione apocalittica.
Nato in Giappone negli anni ’70, il Softair è letteralmente esploso in Italia dove si contano circa 70 mila persone che lo praticano ed è riconosciuto da diversi enti di promozione sportiva e dal Coni. Mix fra il war game, l’orieentering e il tradizionale tracking, questa disciplina coinvolge praticanti dai 14 ai 60 anni di entrambi i sessi.
L’organizzazione plaude al Comune di Cavazzo Carnico che ha messo a disposizione alcune altane da caccia per la scenografia della manifestazione. Alle premiazioni presenti Giuliano Clinori di promozione sportiva Csen, Daniela Alfieri di Softair Dinamjcs, Francesco Miotti di Gas Softair e Marta Gaspardis di Commando Lycans. La finale è stata vinta dalla società Gracco di Udine, seguita da Marsoc Anaconda di Milano e da Extrema Ratio di Conegliano.
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