Gestione della casa per minori La Lega ora punta i piedi

AVIANO
La giunta ha concesso una nuova proroga fino a fine anno alla coop Prisma per la gestione della casa di accoglienza per minori. A quanto pare però, non è stata una decisione semplice: a mettersi di traverso, a quanto pare, è stata a Lega per la presenza nella strutture di alcuni minori stranieri non accompagnati.
La casa è frutto della donazione di una cittadina, Pierina Vezzani, che nel 1998 aveva ceduto l’immobile alla Provincia per farne una struttura a servizio dei giovani che si trovano in uno stato di difficoltà.
L’ente aveva proceduto alla concretizzazione della sua volontà ed è nata la struttura, la comunità educativa per minori, chiamata “La Fenice”, a carattere residenziale, che può ospitare fino ad un massimo di 8 minori di sesso maschile tra i 10 e i 17 anni. Inoltre la struttura consente anche l’accoglienza in forma diurna di 3 o 4 minori di ambo i sessi, tra i 10 e i 17 anni, per laboratori, attività scolastiche e ludico-ricreative.
La Provincia aveva assegnato la gestione della struttura al Comune di Pordenone, che l’aveva affidata alla società cooperativa Prisma fino al 2016. Quell’anno era stata nuovamente prorogata la gestione fino al 31 luglio del 2017, poi prolungata fino a fine anno.
Nel frattempo però è stato approvato il piano di liquidazione della Provincia che ha assegnato l’immobile ad Aviano a partire dal 1º ottobre del 2017. Per permettere la continuità della attività era stata concesso a titolo oneroso l’utilizzo anche per minori stranieri non accompagnati: la cooperativa versa al Comune mille 200 euro mensili più Iva al 22%.
Lo scorso anno la giunta comunale aveva prorogato la gestione alla Prisma fino al 30 giugno. Nella delibera si sottolineava il risultato positivo della esperienza di gestione come da relazione dei servizi sociali d’ambito anche se si affermava che “la finalizzazione della struttura dovrà essere necessariamente aggiornata nel piano di zona dell’ex Ambito 6.1 con un lavoro da programmare con la prossima annualità, alla luce della documentazione acquisita relativamente all’immobile e dei chiarimenti condivisi, nella delicata fase di ridefinizione degli assetti istituzionali».
Nelle scorse settimane la coop ha chiesto al Comune di proseguire la attività. E la proposta era quella di proroga della gestione: al momento nella struttura ci sono ragazzi italiani e minori stranieri non accompagnati.
Secondo indiscrezioni questa presenza avrebbe fatto nascere il no da parte della Lega, partito di governo, che avrebbe voluto una altra destinazione per l’immobile. La questione è stata discussa in diverse sedute della giunta comunale e si sarebbe arrivati allo scontro in maggioranza. Alla fine l’ha spuntata la linea della continuità con la gestione e contratto è stato prorogato.–
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