Gelateria Montereale, che ripartenza

Dalla tentazione di chiudere a 30 anni di successi. Ecco il segreto della famiglia Martin
Trent’anni di successi, di traguardi raggiunti e di continua ricerca per fornire quel giusto mix di tradizione e innovazione che sono gli ingredienti della ricetta della Gelateria pasticceria Montereale 1987. Una ricetta vincente nata il 20 giugno 1987 quando Edi e Bruno Martin hanno deciso di rilanciare quei locali chiusi dove c’era un’appendice del negozio di articoli militari Tomada e un altro locale che, prima di chiudere, era stato alimentari e rivendita di strumenti musicali.


«Abbiamo aperto come gelateria – ha spiegato Edi –. Ma di fare gelato non sapevamo nulla: io ero casalinga e mio marito amministrava aziende».


Nonostante la strada fosse molto viva con la presenza dei militari di leva e le feste dei giuramenti in caserma, la gelateria non bastava. «O si vende o si chiude» fu la perentoria dichiarazione a cui giunse Bruno, il quale alle aziende che amministrava aggiunse anche la gelateria della moglie. Fu uno sprone, una sferzata di nervi che fece svoltare l’attività e intraprendere un percorso nuovo e di grandi successi. Oltre alla gelateria si aggiunse la pasticceria (con l’acquisto della licenza della pasticceria Moderna di viale Martelli).


Nel frattempo, i tre figli Matteo, GianMaria e Rosetta, sebbene ancora giovani liceali, cominciarono a frequentare i locali di famiglia e inserirsi nella produzione, seguendo negli anni corsi con maestri gelatai e pasticcieri. Ognuno dei tre fratelli ha un ruolo preciso all’interno dell’azienda: Matteo si dedica al laboratorio di pasticceria dove studia le novità, GianMaria si occupa di del gelato e cura le pubbliche relazioni e i contatti mentre Rosetta tiene le redini e si occupa del bar.


Oggi la Montereale conta quattro copyright per la tutela dei prodotti di loro realizzazione: si tratta del Biscotto Pordenone, la cui produzione è cominciata nel 2001 (ed è stato inserito nella Gazzetta Ufficiale come prodotto tipico nel 2004), del semifreddo, del liquore Pordenone e della gelateria salutistica.


«Ciò che produciamo è frutto di lavoro di ricerca – spiegano i fratelli Martin – e lo tuteliamo perché può essere appetibile a molti. La soddisfazione che ci dà questo lavoro è tanta e la passione che ci mettiamo si vede anche nei risultati: oltre agli articoli su riviste di settore molto importanti, l’ultima nostra grande soddisfazione è la partecipazione alla rassegna “Gelato d’autunno”: unici di Pordenone, siamo stati classificati tra le migliori 120 gelaterie d’Italia».


Oltre a essere colleghi e soci nel lavoro, i Martin sono una famiglia che ha saputo trovare il punto d’equilibrio tra la professione e gli affetti. Così, al di fuori del locale si azzerano le questioni lavorative e si vive la famiglia, facendo anche dei viaggi tutti assieme. L’altra sera, c’è stata una grande festa tra amici nel giardino della loro casa e da oggi, ogni mercoledì, per quattro settimane, saranno proposte alla clientela le specialità che hanno permesso alla Montereale di entrare nelle più importanti guide.


In questi 30 anni, Pordenone è cambiata molto.


«È andata via via desertificandosi – ha rilevato Edi –. A Pordenone la mentalità è legata soltanto alle attività del centro storico. Ma a noi questa parte di città ha sempre dato soddisfazioni perché è di passaggio e funziona molto bene il passaparola. Così in tanti giungono appositamente da noi per la qualità che offriamo».


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