Gay e scambisti, il mercato del sesso è sul Tagliamento

CODROIPO/SEDEGLIANO. Poco “pay” (a pagamento), tanto “free” (libero). E si trova un po’ di tutto: c’è la zona per i gay, quella per gli scambisti, non mancano le prostitute.
Quella nascosta tra la vegetazione della zona arginale del Tagliamento è una vera e propria cittadella del sesso, con confini precisi: dall’ex cava Parussini a Codroipo all’area che ospita la sagra delle rane a Rivis di Sedegliano. Poco meno di tre chilometri immersi nella natura, disseminati di centinaia di stradine di ghiaia, zone appartate, spiazzi d’erba trasformati in parcheggi. Persino un viale principale: percorrendolo ci si rende conto della portata del fenomeno. E di come funziona.
Noi, un giro, ce lo siamo fatti in un martedì pomeriggio, alla luce del sole. E quanto visto lascia poco spazio all’immaginazione: una trentina di auto nel labirinto polveroso della “Riviera”, persone dentro e fuori dai veicoli, qualcuno nell’attesa di consumare approfitta per la tintarella. «Ma qui non c’è il fiume, non c’è acqua per fare un bagno o per pescare - ci spiega sorridendo un residente che si è prestato a farci da cicerone -. Qui si viene per una sola cosa: per fare sesso».
E per passare dalle parole ai fatti cosa bisogna fare? In realtà è un gioco da ragazzi. Già, perché tra le decine di persone che offrivano (inequivocabilmente) le loro virtù ci sono anche giovani. Basta avvicinarsi a un’auto: si parla con l’interessato o gli interessati (se è una coppia quella che si cerca) oppure è sufficiente un colpo di abbaglianti per farsi seguire da qualcuno in una zona più appartata.
Indicazioni stradali
Nell’era di Internet non ci si affida più al passaparola. Basta smanettare sulla tastiera per capire tutto. E trovare tutto. I siti o le community sull’argomento abbondano. E sono dettagliati. Sfogliando quelli più “affidabili” si capisce che il Friuli è una zona più “hot” di quanto si pensi: solo in provincia sono una ventina le zone insospettabili votate al sesso, da Udine a Passariano, da Rivolto a Basaldella, San Giorgio e Latisana.
Ma a noi (e ai sindaci di Codroipo, Sedegliano e Flaibano che hanno denunciato il fenomeno) interessa il Tagliamento, che puntualmente troviamo. La descrizione è meticolosa: «Dal bivio Coseat verso la frazione di Rivis, direzione cava di ghiaia, sempre dritto arrivi sulle sponde del Tagliamento. Lì troverai numerose auto, a qualsiasi ora... buon divertimento».Gli accessi alla “Riviera” sono numerosi, ma i principali sono due: a Codroipo e a Sedegliano.
Piazzale Venezia
Procedendo lungo la strada regionale 463, in direzione Rivis, si svolta a sinistra. Dopo poche centinaia di metri ci si lascia sulla destra l’ex cava, ci si addentra nel reticolo di stradine bianche e si arriva al primo, grande spiazzo. È piazzale Venezia, così ribattezzato per la provenienza dei più assidui frequentatori: «Qui la maggior parte sono veneti, lo si capisce dalle targhe, dall’accento quando chiedono informazioni - ci svela la nostra guida -. Tante sono persone distinte, le auto di lusso non mancano. I prezzi? Si dice che qui sono pochi quelli che pagano o si fanno pagare».
Sono le 17.30 e l’andazzo è subito chiaro: qualche giovane in tenuta estiva che armeggia fuori dall’auto, uomini più distinti che si aggirano con il fuoristrada ultimo modello. Ma c’è anche il vintage. Arriviamo in una zona più appartata, un signore avanti con gli anni ci nota mentre ci fermiamo, si alza dalla sdraio e sfodera senza pudore la mercanzia. Ringraziamo e ce ne andiamo, velocemente. «Piazzale Venezia è la zona dei gay», sentenzia il nostro accompagnatore.
A Rivis gli scambisti
Ci spostiamo. Percorriamo un paio di chilometri costeggiando l’argine e le vigne di prosecco. Vediamo un’auto uscire dalla vegetazione e torniamo dentro. «Qua ci vengono le coppie - indica due auto appartate il nostro accompagnatore -, eccole, quelle laggiù». Pochi minuti a passo d’uomo nella ghiaia e incrociamo almeno una decina di veicoli e tanti occhi attenti che ci scrutano. Qui c’è più riservatezza, si resta nelle vetture. Ma basta fermarsi un istante e negli specchietti retrovisori compare subito un’auto: è il segnale, se ci si ferma è per consumare. Noi decliniamo e proseguiamo.
«È una storia nota, che va avanti da anni. La domenica pomeriggio è un via vai continuo: 200, anche 300 auto - ci spiega la guida -. Diventa una piccola città del sesso, credetemi». Dopo quanto visto, senza scendere in ulteriori dettagli, gli crediamo.
Prostitute in auto e in camper
Torniamo verso Codroipo e, vicino a un cavalcavia, notiamo un auto con la portiera aperta e due gambe in bella mostra. Dopo i convenevoli, trattiamo. L’interlocutrice risponde mentre digita sul cellulare: «Solo nella mia auto, 50 euro». Anche questa volta ringraziamo e salutiamo. «Qua dietro - indica una stradina la nostra guida - c’è sempre il camper di un’altra signorina. E non sono certo le uniche».
Precauzioni e preoccupazioni
Che la cittadella del sesso sul Tagliamento preoccupi lo si capisce chiedendo qualche informazione in paese, a Codroipo come a Sedegliano. «Certo, si va di là, ma state attenti, è gente che non scherza, ci sono i magnaccia che controllano. Nessuno passa più di là per una passeggiata, è diventato pericoloso. Vendono anche droga». Noi, in realtà, di problemi non ne abbiamo avuti e di droga non ne abbiamo vista, ma non dubitiamo delle segnalazioni. Giudichiamo per quello che abbiamo visto in un martedì pomeriggio di giugno (eravamo in tre, tutti adulti): una cittadella del sesso nascosta nella vegetazione, a poche centinaia di metri dai paesi.
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