Gattino denutrito e disidratato abbandonato in una scatola

AZZANO DECIMO. Ci sono persone che amano gli animali, li rispettano e, se possibile, si prodigano per difenderli. Altre, invece, si pongono verso di loro con atteggiamenti che producono azioni deplorevoli.
Per questo – anche se purtroppo non sono così rari -, colpiscono gli episodi riferiti da una cittadina di Fagnigola di Azzano Decimo. Una donna, lei sì, che ama gli animali, la quale denuncia il ritrovamento di un gattino, rinvenuto in pessime condizioni, e le sparizioni di gatti sterilizzati che da qualche mese di verificherebbero in paese.
«Dei ragazzini hanno trovato un gattino ridotto malissimo (denutrito e disidratato, pieno di pulci e zecche) in una scatola gettata in una casa (si presume abbandonata) nella via che conduce al Bosco della Mantova – dice la cittadina -. In un paese civile, non è possibile continuare a trattare così gli animali: questa è inciviltà. Il gattino è stato fortunatamente salvato dai cinovigili e speriamo avrà una vita migliore».
L'altra circostanza non è meno preoccupante. «Da due, tre mesi, a Fagnigola continuano a scomparire gatti domestici sterilizzati (non vagabondi). Chiunque sia coinvolto, la smetta immediatamente. La legge 189 del 2004 vieta il maltrattamento contro gli animali.
Gli animali domestici sono membri della famiglia, bisogna accettarlo. Molte case sono dotate di telecamere di sicurezza, val la pena ricordarlo. Siamo nel 2021, non torniamo nel Medioevo», conclude la donna.
In tema di sensibilità verso gli animali, anche di recente, l'amministrazione guidata dal sindaco Marco Putto ha dato segnali importanti. Il consiglio comunale, infatti, ha approvato, dopo una rivisitazione congiunta operata con la maggioranza, la mozione presenta da Manuela Pavan (Azzano 33082) per contrastare il randagismo felino attraverso diverse azioni.
Un bel segnale, l'unità d'intenti dell'assemblea civica, alla comunità, al cui interno purtroppo persistono persone che non hanno l'identica attenzione verso gli animali. Gli episodi di Fagnigola lo certificano.
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