Gatta ferita da colpi di fucile Indagano i carabinieri

L’episodio si è verificato a Beano, vicino al cimitero. Sospetti sui cacciatori  Ma per il referente della riserva a sparare è stata una carabina ad aria compressa



Un gatto preso a fucilate, perché? Lo chiedono sconcertati i padroni di Kira, che abitano a Beano in zona cimitero. Si tratta di una gatta comune grigia, che non si muove mai di casa. I suoi padroni, una giovane coppia, l’hanno adottata da conoscenti che non potevano tenere la cucciolata, un anno e mezzo fa. Vaccinata e dotata di microchip, dopo la sterilizzazione la gattina è diventata ancora più casalinga. Essendo l’unico animale da compagnia, le si rivolgono tutte le attenzioni. Al mattino attende che le si versi il cibo, poi passa la giornata a stiracchiarsi in giardino, sotto un albero, attendendo il ritorno dei padroni e le coccole. Non così due giorni fa, quando la gatta non si vedeva.

L’hanno chiamata e cercata dappertutto, prima nella proprietà poi all’esterno. «Ci pareva strano – racconta il padrone -: la gatta non si muove solitamente dal giardino, che è circondato da un’alta siepe».

Cerca e cerca, verso le 17 la micia esce dal garage, dove probabilmente si era infilata in qualche nascondiglio, barcollante e con il fianco sanguinante e lacero. Si è pensato che fosse stata vittima di un incidente o della lite con altro animale ed è stata portata d’urgenza dal veterinario. Il quale subito si è pronunciato per una ferita da arma da fuoco. A Kira è stata riscontrato un ematoma, che si riassorbirà, e un pallino conficcato in un punto del corpo non vitale ma dove la rimozione potrebbe risultare invasiva.

Il veterinario, come riferiscono i padroni del gatto, ha denunciato il fatto all’Azienda sanitaria e loro stessi lo hanno segnalato ai carabinieri di Codroipo. Lo strappo sul manto è stato ricucito e il felino, abbacchiato ma vivo, è stato ricondotto a casa.

Di fronte a un episodio avvenuta una zona vicina alla campagna, vien da pensare ai cacciatori. Raccomanda Jenny Pitton, presidente dell’associazione Amici di Luna e Sam: «Poiché sparano a volte troppo vicino alle case, bisogna che i proprietari di animali siano attenti a proteggerli».

Il referente della riserva di Codroipo, Romano Asquini: «Nell’ipotesi sarei il primo a richiamare gli associati. Se però il pallino è unico e grosso non viene da un’arma da caccia, ma da una carabina ad aria compressa. Sono armi in libera vendita, sono censite, ma chiunque può averne senza porto d’armi». —





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