Fusione, la minoranza si spacca
PAVIA DI UDINE. Sull’idea di fusione tra i Comuni di Pavia di Udine, Santa Maria la Longa e Trivignano l’opposizione paviese si spacca.
Da una parte Progetto Comune, con il capogruppo Raffaele Fabris, che boccia la proposta guardando con favore all’unione con i Comuni dell’hinterland udinese. Dall’altra, la Lista indipendente per Pavia, con Ylenia Forte. che apre, seppur con riserva, all’idea di fondersi con i due Comuni. Lunedì alle 18.30 sarà affrontata la questione in consiglio e le posizioni saranno quindi formalizzate.
L’idea di fusione, per Fabris «è un’accelerazione inopportuna soprattutto rispetto alla riforma delle autonomie locali». La stessa riforma che non convince invece il sindaco Emanuela Nonino, più convinta nel portare avanti, assieme ai primi cittadini di Santa Maria e Trivignano, Igor Treleani e Roberto Fedele. E già su questo si preannuncia, quindi, un primo scontro.
«Questa fusione – continua Fabris – è più utile agli altri due Comuni, loro hanno bisogno di trovare una soluzione sia per il bilancio, sia per i servizi».
E ancora, aggiunge, «sicuramente la storia amministrativa di Pavia è positiva, è un Comune sano con buoni servizi. Ma storicamente e geograficamente Santa Maria e Trivignano sono legate a Palmanova, ma non deve essere un problema di Pavia se ultimamente i rapporti si sono incrinati a tal punto da escludere una fusione tra loro».
Per la consigliera Ylenia Forte, «l’intenzione è sicuramente positiva, viste e considerate le difficoltà del momento, anche perché l’unione fa la forza. Poi, ovviamente, bisognerà valutare insieme».
Sicuramente, continua, «mi ritengo concorde. Con questi Comuni abbiamo già relazioni collaudate, quindi il fatto di dialogare con loro ha ancora di più senso. Ora attendo di sentire dal sindaco la sua idea, prima di sciogliere le riserve».
Gianpiero Bellucci
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