Fusione Amga-Hera, nuovo passo avanti: c’è l’ok dell’Autorithy

Udine, l’operazione è al vaglio dei soci della multiutility emiliana. A breve sarà analizzata dall’assemblea di palazzo D’Aronco

UDINE. Nuovo passo avanti verso la fusione Amga-Hera. Ieri l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato il via libera all’operazione deliberando di «non procedere all’avvio dell’istruttoria con riferimento alla fusione per incorporazione di Amga, azienda multiservizi, in Hera, la multiutility nata nel 2002 dall’unione di 11 aziende di servizi pubblici dell’Emilia Romagna.

Si realizza così una delle condizioni sospensive previste dall’accordo sottoscritto dai presidenti di Amga ed Hera, Marco Craighero e Tomaso Tommasi di Vignano, lo scorso 23 gennaio e «si compie un ulteriore passo nel processo di definizione dell’aggregazione della multiservizi di Udine con il gruppo Hera» fa sapere, con una nota, la multiutility emiliana ricordando che l’operazione è all’esame dei soci pubblici di Hera.

Ad oggi si sono espressi 14 enti, fra amministrazioni comunali e holding pubbliche di partecipazione, tutti gli altri lo faranno entro la fine di marzo. A quel punto l’operazione di aggregazione sarà sottoposta all’approvazione delle assemblee dei soci di Hera e Amga, già fissate per il prossimo 23 aprile. Nel caso di positivo esito del percorso, la fusione avrà decorrenza dal prossimo 1 luglio 2014.

Resta ancora da fissare, invece, la seduta del consiglio comunale di Udine. Secondo indiscrezioni l’assemblea di palazzo D’Aronco potrebbe riunirsi tra fine marzo e la prima settima di aprile. La data sarà stabilita dai capigruppo di maggioranza che si riuniranno la prossima settimana. Intanto tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione hanno ricevuto la documentazione allegata al progetto di fusione Amga-Hera. Un progetto contestatissimo dall’opposizione di centrodestra e dal Movimento5Stelle.

L’iter prosegue anche a Udine. Tra i soci minori di Amga, il Consorzio acquedotto Friuli centrale (Cafc) sta valutando se esercitare il diritto di recesso dall’Amga come faranno Confindustria e Confartigianato. In ogni caso, Hera si è detta disponibile a collaborare con il Cafc mettendo a disposizione eventuali tecnologie soprattutto per la rete di telecontrollo.

Nel progetto di fusione, le azioni Amga sono state valutare 1,78 euro, quelle di Hera 912 euro. Il rapporto di concambio prevede 572 azioni Hera ogni azione Amga, mentre il valore di Amga è di 134 milioni di euro. La stima della partecipazione del Comune nella società del gas raggiunge i 78,6 milioni di euro, l’11% in più rispetto alla precedente valorizzazione di Amga effettuata ai tempi della cessione del ramo acqua al Cafc.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto