Fusione Amga-Hera, consiglio comunale di Udine congelato

UDINE. Il via libera alla fusione Amga-Hera non sarà votato il 31 marzo. Il consiglio comunale cittadino si riunirà lunedì 17, ma con un ordine del giorno diverso. L’uscita del presidente della multiutility emiliana, Tomaso Tommasi di Vignano – che ieri aveva anticipato la data della seduta – pare aver messo tutti d’accordo, anche se la maggioranza ne fa una questione tecnica: «Non abbiamo ancora la documentazione e una volta ottenuta (nei prossimi giorni) si dovrà riunire la commissione. Probabilmente – spiega il capogruppo del Pd, Pierenrico Scalettaris – la seduta sarà decisa tra fine marzo a la prima settimana di aprile».
Le anticipazioni di Hera
Ieri la società emiliana ha spiegato che non era intenzione del presidente dettare i tempi del consiglio e il sindaco Honsell ha ribadito di essere stato lui «il primo, in consiglio e commissione a parlare di voto a marzo. Pensavo addirittura il 24». Resta il fatto che non tutti hanno gradito l’invasione di campo. Il vicepresidente del consiglio Franco Della Rossa – come riferiamo qui a fianco – ha scritto al sindaco anticipando che non parteciperà al voto. Il centrodestra parla, invece, di «situazione allo sbando. Sono altri a guidare il Comune («Honsell è schiacciato tra due presidenti: quello di Hera e quello dell’Udinese», ha detto il capogruppo di Per Udine, Paolo Pizzocaro. «A pasticci si sommano pasticci», ha aggiunto Adriano Ioan.
Ratificata la nomina di Craighero
E l’ultimo pasticcio, secondo il centrodestra, sarebbe proprio la nomina a presidente di Amga, di Marco Craighero e la «non verità» del sindaco. «L’abbiamo detto subito – continua Ioan –: Craighero andava nominato del consiglio di amministrazione e non dall’assemblea. Più volte abbiamo chiesto una giustificazione e in consiglio Furio Honsell ci ha spiegato che “... è stata fatta una verifica... abbiamo una perizia notarile che dice che il percorso è perfettamente legittimo. Sennò non l’avremmo fatto, tanto più che ci sono cinque membri in consiglio che come primo atto avrebbero fatto la nomina...”. Bene – ha detto ieri Ioan durante la conferenza stampa organizzata da tutto il centrodestra, momento in cui è stata riproposta la dichiarazione registrata del sindaco –, non solo quella perizia non esiste, ma oggi (ieri, ndr) il cda di Amga ratifica la nomina di Craighero. Evidentemente – continua il portavoce del centrodestra – quello che il sindaco ci ha detto non corrisponde a verità. Ci dicono una cosa ne esce una altra. Oppure le cose non ci sono dette proprio: nel ricorso al Tar di Amga contro la decisione dell’amministrazione di togliere alla spa la gestione dell’illuminazione pubblica, si fa riferimento a una determina dirigenziale. I consiglieri ricevono tutte queste determine, ma questa non è mai arrivata. Non c’è mai stata trasmessa». «Ci resta un dubbio – concludono i consiglieri – : le delibere che danno il via libera alla fusione Amga-Hera firmate dal presidente Marco Craighero sono regolari?».
Confindustria esce da Amga
L’ultima tegola arriva da Confindustria Udine che ha deciso di esercitare il diritto di recesso dalla società del gas. Nei giorni scorsi la stessa cosa era stata annunciata da altri piccoli soci: i sindaci, le associazioni di categoria e il Cafc contrari all'operazione avviata dall’amministrazione comunale in qualità di socio di maggioranza. Per adesso da largo Melzi non arriva nessun commento.
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