Furto con destrezza al self service di benzina

Sottratti di notte 2.200 euro forse con un passepartout. Il gestore ai colleghi: state attenti

POZZUOLO. Hanno agito in circa cinque minuti, attorno alle 21.50 di domenica notte, si sono impossessati di 2 mila e 200 euro contenuti nella cassaforte del distributore automatico di carburante, senza danneggiarlo, e si sono allontanati.

E’ accaduto nel distributore della Ip di Terenzano, dopo che gli stessi malviventi, per evitare di essere ripresi, hanno alzato verso il cielo gli obiettivi delle telecamere della videosorveglianza.

Ad accorgersi del furto è stato lo stesso gestore dell’impianto, Leonardo Piccini, lunedì mattina: «Il terminale che controlla il sistema segnalava un’anomalia e così sono andato a controllore la cassa del self service – ha raccontato –, ho aperto e ho trovato solamente 95 euro. A quel punto ho chiamato i carabinieri, perché ho capito che era successo qualcosa».

I ladri hanno agito utilizzando una specie di chiave, una sorta di passepartout, che ha permesso loro di aprire la cassaforte apparentemente senza prpvocare danni.

«Avevo sentito che alcuni colleghi avevano subito furti in questo modo, ma ero comunque scettico – aggiunge Piccini –. Invece, adesso è accaduto a me. Avevamo avuto qualche piccolo problema con la serratura, ma non ci abbiamo dato peso, probabilmente chi ha effettuato il furto stava armeggiando da un po’ attorno alla coloninna del self service, forse per ricavare il calco della chiave».

«Per questo – conclude Piccini – voglio dire ai miei colleghi di stare molto attenti a ogni anomalia».

Il problema per i gestori in questo caso, oltre al furto in sé (per ammortizzarlo l’impianto di Terenzano deve erogare 63 mila litri di carburante), c’è l’incognita dell’assicurazione, come spiega Bruno Bearzi, presidente provinciale della Figisc: «Non essendoci segnali di effrazione, è molto probabile che le assicurazioni non paghino. Ci siamo trovati di fronte a situazioni simili con alcuni colleghi di Codroipo e qualcuno sta scegliendo di non aprire il self service».

«Come categoria – conclude Bearzi – ci stiamo attivando con le compagnie affinché provvedano a rendere più sicuri questo tipo di apparecchiature». (s.d’e.)

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