Furti di piante e vasi al cimitero centrale

Due frasi scritte a mano, con il pennarello, su altrettanti fogli protetti da una custodia in nylon non lasciano spazio a dubbi o a interpretazioni: «Qualcuno ha rubato dalla tomba di mio figlio la confezione natalizia da me predisposta. Si può chiamare persona?».
E ancora: «Avevo messo sulla tomba di mio papà e mio fratello un pino vero di Natale. E’ stato portato via, al suo posto ho trovato questo (una piccola pianta, ndr). Grazie, potevate fare a meno, Buon Natale».
I messaggi - forte e chiari - sono apparsi pochi giorni fa all'entrata del cimitero centrale di via Trieste. Arrivati al limite della sopportazione per i continui gesti di inciviltà, alcuni cittadini hanno deciso di mettere nero su bianco la loro rabbia e renderla pubblica, puntando il dito contro chi non riesce ad avere la decenza di rispettare i segni di pietà.
Non è da ieri che le tombe dei defunti vengono prese di mira da mani sconosciute ma pare che in questi ultimi tempi, e in particolare sotto Natale, il fenomeno – davvero vergognoso e inqualificabile – si sia accentuato.
«Sento ogni giorno lamentele di questo tipo – conferma Cristina Argenziano, che lavora in una delle due fiorerie del piazzale antistante il camposanto – e ne risentono anche le vendite, perché la gente è veramente stufa. Vorrei che tutti alzassero la voce – aggiunge – affinchè qualche autorità competente facesse qualcosa per porre un argine a questi gesti ignobili. Li abbiamo segnalati più volte al Comune. Ma, per mancanza di personale, il cimitero, soprattutto nel pomeriggio, è spesso praticamente abbandonato».
I ladri portano via di tutto: piante, vasi, confezioni, persino i fiori finti. Non c’è un briciolo di rispetto nemmeno per i morti e per i loro cari. Difficile, d’altra parte, esercitare dei controlli efficaci. Prendere una pianta, metterla in una borsa e uscire indisturbati è la cosa più semplice di questo mondo. Al cancello d’ingresso del cimitero certamente non si può installare un sistema d’allarme come nei negozi.
L’unica soluzione potrebbe essere installare più telecamere in grado di “coprire” tutta l’area cimiteriale di via Trieste, peraltro molto vasta e dunque difficilmente monitorabile con puntualità.
(vi.co.)
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