Fumo killer, in Friuli le sigarette uccidono sette persone al giorno

Lo rivelano i dati dell’ultimo dossier del Fvg: è la peggiore dipendenza. Si abbassa l’età in cui si accende la prima “bionda”: accade già a 11 anni. Consolidato il sorpasso storico: nella fascia d’età tra i 45 e i 64 anni sono le donne a essere più esposte dei maschi al tabagismo

UDINE. È considerato “l’apripista” a tutte le altre dipendenze. Più letale dell’alcol e addirittura della droga. Con le sue 4 mila sostanze tossiche contenute in una sola sigaretta, riduce l’aspettativa di vita dai 10 ai 15 anni. Ogni anno in Friuli Venezia Giulia muoiono circa due mila 500 persone a causa del fumo, una media di quasi 7 al giorno. Perché il tabagismo comporta malattie cardiovascolari e respiratorie.

Ma non solo. Riduce la fertilità e le capacità cognitive, accelerando la perdita di memoria e, quindi, la demenza senile. Ma anticipa anche la menopausa e aggrava l’osteoporosi nelle donne.



La prima sigaretta a 11 anni

Negli ultimi 10 anni l’età dei “baby fumatori” si è abbassata notevolmente. Quasi come una sfida con se stessi, per dimostrare di essere più grandi dei propri coetanei o per voler far parte di un gruppo – queste le principali motivazioni date dagli esperti del settore –, il primo tiro a una sigaretta viene fatto in alcuni casi, seppur ancora rari, a soli 11 anni.

Oggi il 13 per cento della popolazione tabagista ha un’età inferiore ai 15 anni. Si fuma di più tra i 18 e i 26 anni (35 per cento). Ed è proprio questa fascia d’età che si è rivolta maggiormente nel 2016 rispetto agli anni passati – insieme alle persone tra i 50 ai 59 anni – ai servizi regionali che si sono specializzati nella lotta contro quella dipendenza, considerata killer.

Più donne che uomini

Sempre negli ultimi 10 anni la crisi economica parallelamente all’aumento dei prezzi per l’acquisto del pacchetto di “bionde”, e a una maggiore consapevolezza dei danni provocati dalle sostanze cancerogene contenute nel mozzicone, unite all’informazione e alla compagna di prevenzione messe in atto dai medici e dal personale dei centri specializzati, ha fatto in modo che molti soggetti si siano convinti ad abbandonare quel maledetto vizio. I fumatori in Italia sono diminuiti, passando dal 26 per cento al 21 per cento (11,7 milioni).

Calano anche i maschi tabagisti: 6 milioni rispetto ai 6,9 milioni del 2016, ma aumentano le femmine che da 4,6 milioni del 2016 sono salite a 5,7 milioni. Si tratta della differenza minima mai riscontrata tra percentuale di fumatori (23,9 per cento) e percentuale di fumatrici (20,8 per cento). Ma lo “storico” sorpasso di fatto c’è già stato. Perché nella fascia d’età tra i 45 e i 64 anni ad accendere più spesso una sigaretta sono soprattutto le donne.

Bruciati 6 miliardi di euro

Come anticipato, il fumo uccide di più rispetto alla droga ed è una vera porta verso la tossicodipendenza. A fronte di 83 mila morti all’anno in Italia per malattie correlate all’abuso di tabacco, si verificano circa mille per l’utilizzo di sostanze stupefacenti. Non solo. Ogni anno il sistema sanitario nazionale spende 6 miliardi di euro tra ricoveri, farmaci e cure delle patologie. Il Prodotto interno lordo mediamente distrutto a causa dei costi e delle vite perse è cresciuto dell’1,3 per cento dal 2016 al 2017.

Più di 10 sigarette al giorno

Si fumano in media 13,6 sigarette al giorno con un picco di 14,1 sigarette sul target 45-64 anni. La maglia nera rispetto all’area geografica spetta al Centro dove i fumatori di sesso maschile sono il 26 per cento, al Sud e nelle Isole sono il 25,2 per cento e al Nord il 22,0 per cento ma sono proprio le regioni settentrionali ad avere la maggiore percentuale di fumatrici (24,6 per cento) rispetto a quella dei fumatori (22 per cento).

Si fumano principalmente sigarette confezionate (94,3 per cento) sebbene continui costantemente a crescere il consumo prevalente di sigarette fatte a mano (9,6 per cento), significativamente più diffuso tra i giovani e preferito dagli uomini (16,6 per cento) rispetto alle donne (12,8 per cento). L’età in cui si accende la prima bionda è di 17,6 anni per i ragazzi e 18,8 per le ragazze.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto