Fumo bandito in ospedale anche nelle aree esterne

PORDENONE. Niente fumo anche nelle aree esterne dell’ospedale di Pordenone. Un nuovo divieto, frutto della applicazione di una normativa nazionale, ha imposto di non accendere la sigaretta nell’area ospedaliera, neppure nelle aree esterne.
Dipendenti e pazienti, per poter fumare, dovrebbero uscire dall’area anche se è improbabile che si vedranno persone in pigiama fumare sui marciapiedi di via Montereale.
A sancire la restrizione è il decreto legislativo 6 di quest’anno che per garantire la sicurezza degli utenti ha esteso il divieto di fumo alle pertinenze esterne dei presidi ospedalieri. Da qualche settimana all’ospedale di Pordenone i cartelli avvisano personale, pazienti e frequentatori: niente fumo neppure all’esterno.
«Noi arriviamo tardi rispetto ad altre realtà – ha commentato il direttore generale dell’Aas 5, Giorgio Simon –. Ricordo che la prima volta che sono andato in Canada nel 1992 ho visto pazienti in pigiama che fumavano fuori dal recinto dell’ospedale».
Adesso per fumare bisogna uscire dall’area di proprietà ospedaliera e l’unica possibilità sarebbe l’area antistante o via Montereale. Per chi fosse trovato a fumare negli spazi vietati, le sanzioni sarebbero quelle stabilite dai divieti nei luoghi chiusi. Novità che richiede tempo per entrare nelle abitudini dei fumatori.
«Devo dire che il divieto è ancora poco rispettato – ha proseguito il direttore generale – perché è un comportamento che deve entrare nella mentalità delle persone».
Per i dipendenti il rapporto con il fumo è stato disciplinato regolamento che stabilisce anche il divieto di fumo anche vicino a fabbricati non ospedalieri come distretti e Rsa. Questo comporta anche un “risparmio” nei tempi dal momento che per uscire a fumare non è necessario timbrare il cartellino.
Divieto stabilito soprattutto per educazione alla salute. Peraltro al Cro di Aviano analoga restrizione è in vigore da prima che venisse approvato il decreto.
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