Frode fiscale: rinviata l’udienza Cleva-De Cassan

Processo penale a carico dell’ingegnere maniaghese Silvano Cleva e della compagna Roberta De Cassan in corte d’appello a Trieste: l’udienza in calendario ieri davanti al collegio (relatrice...
Processo penale a carico dell’ingegnere maniaghese Silvano Cleva e della compagna Roberta De Cassan in corte d’appello a Trieste: l’udienza in calendario ieri davanti al collegio (relatrice dottoressa Grisafi) è stata rinviata al 6 marzo 2018 su istanza dei difensori. Ciò, in attesa che la corte di giustizia europea risponda ai chiarimenti richiesti dalla corte costituzionale italiana in ordine all’interpretazione di quanto affermato con la “sentenza Taricco”. In sintesi, la corte europea aveva affermato nel 2015 la non applicabilità della normativa italiana in materia di prescrizione penale, con riferimento ai casi di gravi frodi fiscali che coinvolgono interessi europei (in particolare, l’Iva). In assenza di tale decisione, il 98 per cento dei reati ascritti a Cleva sarebbe prescritto. Il punto è che non è stato individuato un parametro chiaro per distinguere le frodi “gravi” da quelle “non gravi”, per cui la corte costituzionale italiana, chiamata a giudicare sulla compatibilità di una sorta di imprescrittibilità con i principi del nostro ordinamento, ha ritenuto di chiedere precisazioni alla corte europea, che ora dovrà chiarire che cosa intenda per frode “grave”. Da qui, il rinvio.


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