Friuli Doc targata Pordenone, Udine fa retromarcia
Il vice di Honsell chiama il sindaco: «Pedemontana protagonista solo col consenso di Pnlegge»
Udine ha deciso di fare marcia indietro: la prospettata volontà di dedicare la prossima edizione di Friuli Doc alla pedemontana pordenonese non sarà perseguita se non con il consenso delle istituzioni del Friuli occidentale. E’ stato il vice sindaco di Udine, Vincenzo Martines, ieri pomeriggio, a telefonare al primo cittadino di Pordenone, Sergio Bolzonello, per rassicurarlo. «Nessuna intenzione provocatoria – afferma – in quanto era solo una delle proposte vagliate dagli uffici». Sta di fatto, però, che l’altra sera era stato lo stesso Martines a comunicare al presidente della Camera di commercio di Pordenone, Giovanni Pavan, della volontà di “importare” a Friuli Doc i prodotti pordenonesi e contatti avanzati sono in corso con Montagna leader. Una decisione, associata alla conferma della sovrapposizione di date con Pordenonelegge, che aveva provocato la levata di scudi sia di Bolzonello, sia del presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, i quali, ieri mattina, aveva parlato, senza mezzi termini, di un ulteriore schiaffo nei confronti del Friuli occidentale. «Saremmo stati felici se la scelta di valorizzare la nostra Pedemontana – ha arringato Ciriani – fosse caduta in un altro fine settimana, non quello di Pordenonelegge». Nel pomeriggio la telefonata chiarificatrice, mentre sabato, al suo ritorno da San Pietroburgo, il presidente dell’ente camerale convocherà il comitato organizzatore di Pordenonelegge per decidere cosa fare. Rimane la questione della sovrapposizione di date, con due dei maggiori eventi della regione che si terranno dal 16 al 20 settembre. «E’ chiaro che politicamente si può fare poco – afferma Ciriani – però sarebbe stato meglio evitare una concomitanza che, seppur siano due feste diverse, penalizza entrambe. Mi auguro che nel 2010 si trovi un accordo, magari ipotizzando una staffetta tra week end vicini, utile anche dal punto di vista promozionale». Gli organizzatori di Friuli Doc giustificano la decisione di non traslocare con il fatto che un balzo in avanti nel calendario avrebbe “pestato i piedi” a Casa moderna e alla Barcolana di Trieste. L’arretramento era impossibile per ragioni organizzative: il periodo dall’11 al 13 settembre è troppo vicino alla fine delle ferie per i fornitori e si sovrappone con la vendemmia creando problemi alle aziende vinicole. Pordenonelegge aveva tentato di spostarsi una settimana dopo, ma ha ricevuto il “no” delle Giornate del cinema muto (che si terranno dal 3 al 10 ottobre). L’anticipo significava sovrapporsi a Festivaletteratura di Mantova che quest’anno è slittata in avanti. E per il futuro? C’è chi pensa ad altri periodi dell’anno, i più propizi dei quali potrebbero essere maggio e giugno per Friuli Doc, ma anche in questo caso le concomitanze non mancherebbero (basti pensare a Sapori Pro loco).
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