Friulano morto, la polizia teme per i genitori
Protetti in albergo da possibili ritorsioni dopo lo scippo che il figlio aveva tentato di sventare
Il figlio Giorgio è morto da poche ore, investito da un pulmann vicino a una delle spiagge più famose al mondo, a Rio de Janeiro, mentre inseguiva un ladro che aveva scippato i genitori e loro, Graziano e Suad Morassi, sono chiusi nella loro camera d’albergo. Sotto choc e con la polizia che presidia l’hotel Everest temendo ritosioni da parte dei banditi. Perchè sono proprio le loro testimonianze quelle che potrebbero portare al riconoscimento dei rapinatori. E così, va assumendo contorni ancora più drammatici la tragedia di giovedì pomeriggio sul lungomare di Veira Souto, dove ha perso la vita Giorgio Morassi, 29 anni, di Cercivento. Il giovane, dopo che un rapinatore in sella a una bici aveva strappato una collana d’oro dal collo di papà Giorgio, aveva cercato di bloccarlo riuscendo a “disarcionarlo” e ingaggiando una colluttazione. Ma il malvivente era riuscito a scappare e Giorgio, senza perdersi d’animo, gli era corso dietro. Pochi metri appena e il carnico è stato centrato da un autobus di linea morendo sul colpo, mentre il rapinatore svaniva nel nulla. Il tutto davanti a papà Graziano, mamma Suad, il fratello Victor, 31 anni e la futura moglie Maria. Proprio in vista del matrimonio di Victor la famiglia Morassi si era riunita in Brasile. Victor, Maria e i genitori erano arrivati direttamente in Sudamerica, paese di origine della sposa, dagli Stati Uniti (Seattle e San Diego), Giorgio era arrivato da Cercivento, il paese d’origine della famiglia dove aveva scelto di tornare a vivere in maggio. Dopo la tragica fine di Giorgio, i coniugi Morassi sono stati colti da malore e, mentre Victor e la futura moglie piangevano sul ciglio della strada davanti al corpo senza vita di Giorgio, sono stati riportati in albergo assistiti da un medico. La Delegazione di polizia turistica di Ipanema ha subito avviato le indagini, contando sia sulle testimonianze dei familiari sia su quelle dei numerosi testimoni presenti. Sembra che gli investigatori, come riferiscono i giornali brasiliani, siano sulle tracce del bandito e siano sul punto di ricavarne un identikit, grazie anche alle testimonianze dei familiari e, in particolare, del padre, che ieri è stato interpellato per il riconoscimento. La polizia, con cui è in stretto contatto il Consolato italiano di Rio, pare stia chiudendo il cerchio intorno alla cosiddetta “gangue das bicicletas”, una banda specializzata in aggressioni nella zona. Ma le indagini in corso dovranno anche appurare se la velocità dell’autobus non fosse troppo elevata e se, quindi, non vi sia un concorso di colpe. Intanto, considerato che negli ultimi giorni altri tre turisti sono stati aggrediti e anche per evitare ritorsioni dei banditi sui familiari del ragazzo carnico, gli inqurienti hanno deciso di sorvegliare l’albergo in cui alloggiano. E sempre ieri sul corpo di Morassi è stata eseguita l’autopsia all’istituto medico legale di Rio, che ne ha confermato la morte per schiacciamento. La famiglia ha chiesto che il giovane sia cremato e che le ceneri vengano portate a Cercivento. Ieri in Brasile era giorno di festa. Le procedure burocratiche per la cremazione e il rimpatrio cominceranno quindi oggi.
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