Fratte, incendio domato Oggi sopralluoghi per scongiurare focolai
Sorveglianza straordinaria anche ieri, su monte Fratte e massiccio del Resettum, entrambi teatro da lunedì notte, a causa di un fulmine, di un vasto incendio che ha bruciato oltre 20 ettari di macchia boschiva, pini mughi, abeti e faggi. Per tutta la giornata di ieri hanno operato l’elicottero della Protezione civile di Palmanova e una decina di forestali di Valcellina, Polcenigo e Pordenone. «Con l’ausilio dell’elicottero, dotato di una benna da 900 litri d’acqua, pescati più volte sul lago di Barcis – riferiscono i forestali –, sono stati spenti i focolai residui sulla parte occidentale del monte Fratte a ridosso di rocce e canaloni sassosi. È l’area meno pericolosa della montagna per l’eventuale ripresa delle fiamme. A sud dei monti Fratte e Resettum, come a levante, dove invece si incontrano faggete e abetaie, fortunatamente nessun focolaio si è riacceso durante la giornata, cosa che fa ben sperare per domenica. Sin dal mattino faremo altri sopralluoghi, augurandoci di non dover più intervenire».
È da lunedì che i forestali della Valcellina, con i colleghi del Pordenonese, coadiuvati da due elicotteri della Protezione civile, si stanno prodigando per aver ragione di uno degli incendi, a memoria delle stesse guardie forestali, più difficile da spegnere, in quanto divampato in una zona impervia, priva di sentieri praticabili, bruciando una ventina di ettari di macchia boschiva fra i 1700 e 1900 metri di quota. L’incendio, pur circoscritto con l’ausilio di due elicotteri della Pc e l’apporto dei forestali, è stato domato con l’intervento del Centro operativo aereo unificato (Coau) di Roma. Su Fratte e Resettum sono intervenuti due Canadair CL–415, che effettuano lanci da 6 mila litri d’acqua, e un elicottero Sikorsky S–64 Skycrane, ora Erickson, capace di gettare sulle fiamme 9 mila litri d’acqua a sorvolo. Giovedì ha agito il primo Canadair, proveniente da Genova. Rifornendosi dal lago di Santa Croce ha effettuato otto lanci, scaricando sulle fiamme circa 50 mila litri d’acqua. Venerdì l’operazione è stata ripetuta da un secondo Canadair, arrivato da Roma. Con cinque lanci, ha gettato sull’incendio altri 30 mila litri d’acqua e schiumogeno, dopo che l’elicottero Erickson aveva, in tre viaggi, scaricato sull’incendio 27 mila litri d’acqua pescata dal lago di Barcis. I tre interventi straordinari sono stati affiancati dall’opera incessante dei due elicotteri della Protezione civile e dei forestali, alla ricerca dei focolai residui da spegnere. —
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