Francesco Corazza non ce l’ha fatta
san vito. Francesco Corazza non c’è più. A 30 anni se ne è andato in una notte che doveva essere di festa e che invece ha spezzato la sua vita per sempre. Nella tarda serata di sabato i medici hanno decretato – dopo le ore di osservazioni previste dalla legge – il decesso. Francesco, che era nato e viveva a Sesto al Reghena, non c’è più ma continuerà a vivere grazie a un ultimo atto di generosità e speranza che è stato possibile grazie ai suoi genitori: il fegato e i reni di Francesco potranno aiutare chi è in attesa di trapianto e lotta per la vita.
Già nel pomeriggio di sabato i medici della terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia, dove Francesco Corazza era ricoverato, avevano escluso che ci potesse essere una ripresa. Troppo gravi i traumi riportati dal ragazzo che era arrivato in ospedale già in coma e che ha visto complicarsi ora dopo ora il proprio quadro clinico.
Proseguono intanto le indagini sull’incidente di via Treviso, avvenuto la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre. Mentre Sesto al Reghena piange Francesco – la cui morte è ancora più dolorosa perché quando è avvenuto l’incidente il giovane, secondo quanto emerso dai rilievi dei carabinieri, non indossava la cintura di sicurezza – a San Vito si dibatte ancora sullo stato di via Treviso. Teatro del frontale è stata ancora una volta la curva sullo stradone che collega San Vito al Tagliamento a Villotta. Incidenti in quel tratto ce ne sono stati tanti, molti per fortuna si sono conclusi con un epilogo meno drammatico. Questo nuovo caso, che ha coinvolto cinque ragazzi (quelli nell’altra auto hanno riportato ferite lievi), spinge una volta di più la comunità a interrogarsi su come rendere la strada più sicura. —
M.Mi.
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