Francesco, 27 anni, manager di e-commerce

La fuga dei cervelli continua. Tra questi c’è sicuramente anche Francesco Passone, 27 anni appena compiuti, nato e cresciuto a Udine. Dopo il diploma di maturità scientifica conseguito al liceo Bertoni, si è iscritto al corso di laurea in ingegneria gestionale dell’università di Udine. Al termine della laurea triennale, ecco il passaggio al Politecnico di Milano per continuare gli studi nell’ambito dell’ingegneria gestionale con l’ambizione di entrare in contatto con grandi aziende e di arricchire il curriculum accademico con un’esperienza internazionale di rilievo. Dopo un anno di permanenza a Milano, ha vinto un bando per il programma di doppia laurea “Top Industrial Managers for Europe” finanziato dall’Unione Europea. E così è stato l’unico studente del Politecnico a essere accettato al Royal Institute of Technology di Stoccolma, la più prestigiosa università tecnica della Svezia. Il programma prevedeva un periodo di studio all’estero di due anni a sostituzione dell’ultimo anno della laurea specialistica, permettendo di conseguire la laurea italiana e una laurea nel paese ospitante.
Ha conseguito il dottorato col massimo dei voti nel luglio 2011 e lo stesso mese ha iniziato a lavorare a Stoccolma per un’azienda nel mondo dell’e-commerce. L’impresa, nata nel 2005, conta circa 700 dipendenti provenienti da tutto il mondo, opera in 6 paesi europei ed ha uno staff la cui età media è inferiore ai 30 anni. Passone è diventato così il “braccio destro” del direttore dell’ufficio commerciale per quanto riguarda l’analisi e la pianificazione finanziaria, supportandolo nello sviluppo delle proiezioni di vendita, nel controllo dei costi e nel monitorare/migliorare i principali indicatori delle prestazioni aziendali. Nel suo lavoro interagisce quotidianamente con colleghi dislocati nelle filiali dell’azienda in Finlandia, Norvegia, Germania e Paesi Bassi. Francesco resterà qualche anno all’estero, però afferma che, oltre alla brillante carriera, ricca di soddisfazioni tecniche, pensa anche al suo amato Friuli.
Un fatto questo che emerge con chiarezza quando si parla direttamente con Francesco. Il Friuli è ben radicato in lui e la sua speranza e di riuscirsi a costruire un futuro, con una famiglia nella sua terra d’origine.
Amos D’Antoni
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