Forza Italia vuol crescere Affidata a Ilia Franzin la delegazione comunale

Maniago
Forza Italia getta le basi per rafforzarsi nel Maniaghese e affida al consigliere Ilia Franzin il ruolo di delegata comunale del partito. Un ritorno a casa, di fatto, per Franzin, ex assessore della giunta Belgrado, nata politicamente nelle file di FI.
«Abbiamo nominato Franzin delegata comunale di Forza Italia a Maniago – annunciano la coordinatrice regionale di FI, Sandra Savino, e la coordinatrice provinciale reggente, Mara Piccin –. Franzin è una donna che dimostra impegno, preparazione, capacità organizzative e costante attenzione alle problematiche di Maniago. In lei riponiamo massima stima e fiducia, certe che saprà raccogliere intorno a sé persone altrettanto competenti e pronte a guardare al futuro di una città che ha bisogno di riprendere il ruolo che le compete, dopo la situazione di isolamento cui l’ha confinata il centrosinistra. Franzin, commerciante, sociologa e criminologa, impegnata nell’associazionismo e consigliere comunale di opposizione a Maniago, è impegnata in politica da 15 anni e per un intero mandato amministrativo è stata assessore a politiche sociali, istruzione, politiche giovanili e sanità».
«Politicamente sono nata con FI – ricorda Franzin –: nel 2006 ero presidente del locale Circolo giovanile della libertà. Questa nomina è un ritorno a casa. Piccin e Savino sono sempre state un punto di riferimento, le ho sempre apprezzate per schiettezza, passione e modo di fare politica nel territorio. Mi hanno sottoposto un progetto per la crescita del territorio che mi ha convinta».
Di recente, Franzin ha criticato «l’adesione dell’amministrazione di centrosinistra a una Comunità di montagna rispetto alla quale Maniago non ha motivo d’appartenenza. Sarebbe stato logico aderire alla Comunità con Spilimbergo». Ma l’attenzione alla realtà locale si dimostrerà anche su molte altre tematiche, «su tutte quelle riguardanti sociale, sanità e politiche del lavoro», conclude. —
G. S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto