Forza Italia si spacca e rompe con Fontanini

Il coordinatore cittadino Cecotti attacca il primo cittadino ma è “scaricato” da assessori, consiglieri e dal referente provinciale

UDINE. «Senza un forte e sostanziale cambio di passo, non credo sarà riconfermata la nostra fiducia alle prossime elezioni». A squarciare la tranquillità domenicale della politica udinese è una nota diffusa da Stefano Cecotti, coordinatore cittadino di Forza Italia, che si scaglia contro il sindaco Pietro Fontanini, non risparmiandogli aspre critiche: «Udine ha bisogno di una “rivoluzione” liberal-conservatrice che la consolidi culturalmente a destra e la riporti a essere veramente capitale del Friuli. Stop con una politica che si barcamena nell’ordinaria amministrazione, senza visione e senza strategia di lungo periodo». Parole che, arrivando da una delle anime del centrodestra, non possono passare inosservate, palesando una frattura tra il gruppo consigliare e i vertici cittadini.

Cecotti sferza la maggioranza per la gestione della sicurezza («era stato promesso un presidio fisso di polizia, si sono visti solo sfalci delle aiuole»), per l’introduzione del nuovo sistema di raccolta rifiuti («il decoro cittadino è messo a rischio da migliaia di bidoncini»), per l’assenza di grandi eventi. «Sulla carta ci sono tante opere e molte iniziative da realizzare – aggiunge Cecotti – ma fino a quando non ce ne sarà traccia, sarà difficile sostenerne la bontà».

Attacco che ha fatto sobbalzare gli altri forzisti udinesi. Ferruccio Anzit, coordinatore provinciale, getta acqua sul fuoco, assicurando che le parole di Cecotti «non rappresentano la posizione del partito, essendo esternazioni personali».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore e capogruppo di Fi in consiglio comunale, Giovanni Barillari: «Quella di Cecotti è una presa di posizione personale, che è libero di esprimere, ma che non rappresenta la posizione del gruppo consigliare. Il coordinamento non è stato riunito né consultato in merito alle affermazioni e alle valutazioni da lui espresse».

A prendere le distanze da Cecotti è anche l’altro assessore forzista nella giunta Fontanini, Fabrizio Cigolot: «Da quanto mi risultata i rapporti con il partito sono tenuti da Anzit e non da Cecotti, che dopo le elezioni non ho mai avuto il piacere di incontrare. Credo avrebbe fatto bene a discuterne con gli eletti prima di fare simili esternazioni».

Anche Giovanni Govetto, consigliere comunale di Fi, è perplesso dall’uscita di Cecotti: «Mi permetto di dissentire dalle sue affermazioni. Il gruppo di Forza Italia in comune appoggia l’azione di governo del sindaco Fontanini e la sostiene, grazie anche al buon lavoro dei suoi due assessori. Non so a nome di chi parli Cecotti: noi eletti rappresentiamo quei cittadini che ci hanno espresso la loro fiducia oltre due anni fa».

Cecotti non si scompone e ribadisce di essere a tutti gli effetti ancora il coordinatore cittadino di Fi, facendo emergere una scollatura tra gruppo consigliare e referenti sul territorio, che evidentemente non hanno comunicato molto negli ultimi mesi. La conferma arriva da un autorevole esponente regionale del partito, che ammette come ognuno dei forzisti a palazzo D’Aronco continui a giocare una partita da singolo, senza confronto né con gli iscritti, né con i candidati che hanno ha lavorato per farli eleggere. L’uscita di Cecotti potrebbe essere solo la punta dell’iceberg dei malumori nel movimento udinese.
 

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