Fondazione Friuli cede il palazzo di via Manin La nuova sede sarà acquistata in via Gemona

Gli organi approvano il piano che prevede la realizzazione di uno studentato da 230 posti. Investimento da 20 milioni
Udine 16 Gennaio 2020. Conferenza stampa walfare fondazione friuli © Foto Petrussi
Udine 16 Gennaio 2020. Conferenza stampa walfare fondazione friuli © Foto Petrussi

Renato D’Argenio

La Fondazione Friuli ha dato il via libera all’operazione di conferimento della sede di via Manin. Dopo quattro ore di riunione si è chiuso, ieri sera, l’iter cominciato più di un anno fa e che potrebbe veder nascere nel cuore cittadino – probabilmente già con l’anno accademico 2021-22 – uno studentato da 230 posti letto.

«Si è concluso l’iter di approvazione da parte degli organi della Fondazione Friuli – si legge in una stringata nota diramata in serata – dell’operazione di conferimento del complesso immobiliare di via Manin. Complesso costituito da palazzo Contarini e dagli edifici annessi, per un totale di 8 mila metriquadrati. L’immobile – si legge ancora – è stato conferito a un fondo immobiliare che lo adibirà a residenza per studenti di ultima generazione, con 230 posti letto. Nel contempo – conclude il comunicato della Fondazione – è stato affidato l’incarico al presidente Giuseppe Morandini di procedere alla definizione dell’acquisto dell’edificio annesso a palazzo Antonini-Maseri di via Gemona, da adibire a nuova sede della Fondazione Friuli».

Ad acquistare i palazzi sarà – come abbiamo anticipato ieri – il fondo immobiliare Ream che “focalizza la propria attività su immobili presenti sul territorio delle fondazioni, con particolare attenzione ai settori del no-profit e del social housing”. Il fondo Ream ha sede a Torino ed partecipato da altre Fondazioni italiane e dalla stessa Fondazione Friuli.

Massimo riserbo sul possibile accordo economico, anche durante la riunione. Come tutti gli immobili, in questi anni, anche il palazzo D’Oro e gli edifici annessi hanno subito una notevole svalutazione, resa ancor più pesante della situazione strutturale. La Fondazione non fa cifre, ma dal prezzo d’acquisto, vicino ai 7 milioni – siamo negli anni Novanta – si sarebbe arrivati, dopo alcune perizie, a circa 4 milioni. L’investimento complessivo, comunque, è di 20 milioni.

Da stabilire il valore dell’edificio di via Gemona, annesso al palazzo Antonini-Maseri, dove la Fondazione Friuli realizzerà la nuova sede e oggi di proprietà dell’Università. Gli organi di indirizzo ieri hanno preferito questa soluzione, scelta poco gradita al presidente di Confartigianato - Impresa Fvg e componente dell’Organo di indirizzo, Graziano Tilatti che fino all’ultimo ha provato a fare tornare la Fondazione nel Monte di Pietà. «In quel luogo è cominciata la nostra storia e – aveva spiegato – soltanto quattro anni fa era stata fatta una proposta da banca Intesa: la vendita dell’immobile, Cappella compresa, con la possibilità di concordare i termini e modalità di pagamento; l’impegno a sottoscrivere un contratto di locazione per almeno quindici anni su circa un terzo del fabbricato; la disponibilità a supportare la Fondazione per la valorizzazione e dismissione del compendio tra le vie Manin e Prefettura». Esternazioni, quelle concesse da Tilatti al nostro giornale, che non sono state gradite dai vertici.—

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto