Follador, l’arte di fare il pane: evento per i 50 anni

Dopo Prata e “Il Posto” in viale Martelli, inaugurazione di laboratorio e spaccio in via Nuova di Corva

Era l’aprile del 1968 quando il panettiere Lino e la moglie Angela, sposata appena due mesi prima, aprirono il panificio Follador a Prata. Lui di Godega di Sant’Urbano, lei di Sarone di Caneva, hanno avviato un’attività che dopo mezzo secolo conta oggi tre sedi (l’originaria di Prata, “Il Posto” di viale Martelli e il nuovo laboratorio di via Nuova di Corva, 64) e la continuità dell’azienda di famiglia.

Oggi alle 11 ci sarà il taglio del nastro della nuova realtà, con laboratorio di produzione e spaccio, nonché la festa per i 50 anni di Follador.

Tra Lino e Angela galeotto fu proprio il pane. «Lino lavorava nel panificio di Sarone – ricorda il figlio Antonio, oggi titolare dell’attività con la moglie Fabiola – e una giovane Angela andava a prendere pane e latte da lui. Si conobbero e s’innamorarono». La mamma di Lino, Ines, quando venne informata della vendita del panificio a Prata spinse il figlio a rilevarlo. E fu proprio quell’intuizione a creare quello che è oggi Follador. Intuizione e passione, nonché amore per questo lavoro: perché svegliarsi all’una e 20 di notte per fare il pane non è cosa semplice.

Antonio e Isella, figli della coppia, furono avviati dai genitori a quest’attività: dopo la ragioneria lui decise che il panificio era la sua vita mentre Isella, con una laurea in giurisprudenza, prese il percorso da avvocato. «Il primo gennaio 1999 io e mia moglie abbiamo cominciato a gestire il panificio a Prata – ha ricordato Antonio –. Oggi a Prata è rimasto il negozio con un piccolo laboratorio di supporto ma dal 27 novembre 2017 la produzione si fa nel laboratorio di via Nuova di Corva».

Un laboratorio aperto grazie ai fondi Pisus del bando del 2015 del Comune di Pordenone. Nel frattempo, tra Prata e via Nuova di Corva, c’è stata l’apertura di un altro punto vendita. «Nel 2001 abbiamo aperto in viale Martelli – ha ricordato Antonio –. Era un mio desiderio avere un negozio in città e così mi sono informato: mi è stato indicato un panificio in viale Martelli. Quando ho chiesto se era in vendita mi è stato risposto di no, ma se ne poteva parlare».

La storia è nota: il negozio è stato aperto, poi ampliato nel 2007. Nel 2015 c’è stato il trasferimento nell’altro lato della strada dove è nato “Il Posto”. «Lo abbiamo chiamato così perché non è un’attività riconducibile a un settore – ha spiegato Antonio –. Lì si può bere il caffè, fare colazione, mangiare, fare la pausa pranzo, gustare dei prodotti assolutamente originali».

Originali come dev’essere oggi un panettiere 2.0. «Il pane non è più al centro della tavola – hanno affermato Antonio e Fabiola –. Rispetto a cinquant’anni fa ha perso il valore originario. Bisogna costruire un’idea attorno al prodotto: la gente seleziona, valuta e sceglie il prodotto di un certo tipo, con alcune caratteristiche e una metodologia artigianale». Follador è anche entrato nel circuito delle Botteghe digitali. «È stato possibile rinnovare il sito e realizzare alcune idee, come il “pane in cassetta” che vendiamo on line – ha spiegato Antonio – in diverse confezioni: in 48 ore dall’ordinazione arriva a casa». Avviato nel luglio 2017, sono stati venduti 400 kit e ora sarà ulteriormente rilanciato.

Follador insegna, infatti, che oggi fare il pane non è più un mestiere, è un’arte.

Oggi, per l’inaugurazione del laboratorio e spaccio in via Nuova di Corva, il pubblico sarà accompagnato lungo un percorso alla scoperta di questa nuova realtà: si partirà dall’angolo gastronomico, quello del confezionamento, i panettieri all’opera con la produzione di pane e pizza, poi la pasticceria e i prodotti da forno, infine il magazzino.

Ci sarà anche l’opportunità di visionare il mulino che macina a pietra il grano e con il quale Follador produce un pane del tutto particolare. Follador conta oggi una ventina di dipendenti: da sola panetteria fino al 1980 si è aggiunta la pasticceria e nel 2007 anche la gastronomia. Il laboratorio è dotato anche di spaccio dove poter fare colazione, bere il caffè e trascorrere la pausa pranzo: dal lunedì al venerdì è aperto dalle 7 alle 18 mentre il sabato dalle 7 alle 13.

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