Folla anche per l'ultimo saluto a Cristiano Zampieri

PASIAN DI PRATO. Era gremitissima la chiesa di San Giacomo, a Pasian di Prato. Tutta la comunità, infatti, ha voluto salutare per l’ultima volta Cristiano Zampieri che ha perso la vita domenica in un incidente stradale a soli 42 anni, accaduto, come si ricorderà, sulla provinciale 60 tra il capoluogo e la frazione di Colloredo.
Non c’erano fiori, per esplicito volere della famiglia, la quale ha chiesto che eventuali offerte fossero destinate a clownterapia. Soltanto un piccolo cuscino di fiori bianchi e azzurri sulla bara di colore chiaro.
Ad accompagnare Cristiano nel suo ultimo viaggio il fratello Augusto, la sorella Elisabetta, gli zii, i parenti, gli amici... Non c’era la mamma Jolanda. Lei non ce l’ha fatta a partecipare ai funerali. Un dolore troppo straziante il suo.
E proprio a lei in particolare è andato il pensiero di don Luciano Liusso, che ha celebrato la messa di suffragio. «Voglio lasciare a lei - ha detto il parroco - un messaggio, un’immagine, quella di Maria ai piedi della croce. Maria accanto al dolore. Lei è vicino a ogni genitore che perde il proprio figlio».

Durante l’omelia, poi, don Luciano ha ricordato Cristiano sia come uomo affidabile e disponibile sia come professionista capace. Lo ha descritto come «persona buona, apprezzata per le sue doti umane e per quelle professionali. Ha messo tutto il suo genio e l’impegno per risanare l’azienda (la Steel Jobs di Pavia di Udine di cui era contitolare, ndr). Tutti lo ricordano come una persona disponibile, se ci si confidava con lui si era certi che aveva la cosa giusta da dire». «Ripeteva sempre una frase che era ormai il suo motto - ha aggiunto il parroco -: “non camminerai mai solo”.
Ecco, proprio questo si realizza ora con la presenza di tanti giovani e di tanta gente nell’ultimo saluto terreno. Lui, con le sue doti di bontà e umanità, non sarà mai solo. Le parole sono inutili quando c’è un dolore così grande, anzi rischiano di compromettere nei cari che restano proprio quel dolore. Ci si chiede perché si muore a 42 anni, perché muore un bambino... La nostra vita e appesa a un filo, il mistero di vivere e morire può essere illuminato solo dalla Parola di Dio». «Dobbiamo cercare Cristiano - ha aggiunto il sacerdote - nella dimensione di Dio e vivere nei gesti di bontà che ci ha lasciato».
Tutta la celebrazione nella grande chiesa parrocchiale di Pasian di Prato è stata accompagnata dalle voci del coro e dalle preghiere dei tanti che hanno partecipato. Al termine della funzione di commiato tutti si sono ritrovati sul sagrato della chiesa per stringersi attorno ai familiari, agli amici più stretti. Tutti con un pensiero di e per Cristiano. Il corpo dell’imprenditore pasianese sarà cremato.
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