Focolaio nella casa di riposo a Cividale. sono 31 gli anziani positivi al Covid

CIVIDALE. Sono 31 gli ospiti della casa di riposo di Cividale positivi al coronavirus: il risultato dei tamponi, eseguiti fra mercoledì e venerdì scorso sui circa 230 anziani accolti dalla struttura assistenziale, è stato comunicato ieri ai vertici dell’Asp. Una donna è ricoverata in ospedale da sabato 14 novembre, un altro ospite è stato portato ieri al Pronto soccorso.
Non sono invece ancora arrivati in forma completa gli esiti dei test effettuati mercoledì 18 novembre al personale, sono 200 le unità: 6, per adesso, le positività accertate (tutte asintomatiche), ma una quarantina di dipendenti sono tuttora in attesa di conoscere il responso dei test.
«Purtroppo – conferma la presidente del Cda dell’azienda, Piera Beuzer – gli esiti hanno tardato ad arrivare, mentre la tempestività in queste situazioni risulta fondamentale. Sarebbe auspicabile una corsia preferenziale per le comunità residenziali e gli utenti fragili. Noi fortunatamente ci siamo organizzati per tempo sulla base dei risultati dei test rapidi acquistati in proprio, in attesa che tutta la popolazione della casa venisse sottoposta a tampone: con un enorme impegno organizzativo è stato completamente ridisegnato l’assetto dei vari nuclei, con la creazione di tre aree specifiche. Gli ospiti sono stati ora distribuiti fra l’area rossa, riservata ai contagiati, e la grigia, destinata a chi ha avuto qualche contatto con un positivo. Ringrazio le coordinatrici della struttura e tutto il personale per lo sforzo immane che stanno sostenendo».
In città, intanto, la paura per il contagio cresce. Il disorientamento e la preoccupazione dei cividalesi di fronte al dilagare del Covid, che ha fatto salire le positività, in tre settimane, da 10 a 130 casi (dato per difetto, non includendo quanti si sono sottoposti al tampone privatamente né il focolaio scoppiato nella casa di riposo), ha indotto la giunta civica a programmare l’attivazione di un numero telefonico dedicato in via esclusiva all'emergenza, per rendere più efficace il sistema informativo e alleggerire il sindaco Daniela Bernardi dalla mole di chiamate - con richieste di chiarimento e di supporto - che da giorni sta facendo trillare senza sosta il suo cellulare.
«Ci stiamo organizzando», rende noto l’assessore alle Politiche sociali Catia Brinis, spiegando che proprio per arrivare quanto prima all’avvio del servizio e per potergli dare una funzione di area vasta verrà presto promosso un incontro con tutti i sindaci dell’Ambito distrettuale». «Nel frattempo – precisa – per qualsiasi esigenza i cittadini possono contattare l’ufficio politiche sociali, che prenderà in carico le singole necessità».
Il Convitto Paolo Diacono, intanto, ha disposto la sospensione del servizio mensa in via precauzionale, fino a nuova comunicazione, a seguito del rilevamento nelle ultime ore di una positività nel settore della cucina. —
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