Il fiuto del cane Keila scova 20 dosi di hashish: erano nascoste nei dispositivi di derattizzazione
La scoperta in un parco pubblico di Pordenone. La droga a contatti con il materiale chimico per roditori può diventare ancora più tossica

Le dosi di droga erano state occultate addirittura dentro ai dispositivi di derattizzazione in un parco pubblico cittadino. Ma il fiuto del cane poliziotto Keila ha guidato il Nucleo Sicurezza Urbana e Polizia Giudiziaria del distretto di Polizia Locale del Friuli Occidentale, impegnato nelle consuete operazioni di controllo del territorio, fino all'improbabile nascondiglio dello stupefacente. Gli agenti hanno così sequestrato 20 dosi di hashish.
Oltre all'attività illecita in sé, il ritrovamento ha sollevato forti preoccupazioni per la salute pubblica. Nascondere sostanze stupefacenti all'interno di esche per roditori, rappresenta un rischio altissimo: il contatto tra lo stupefacente e i residui chimici dei dispositivi di derattizzazione rende le dosi ancora più tossiche, mettendo potenzialmente a repentaglio la vita di chi le consuma.
Il sindaco Alessandro Basso e l'assessore alla Sicurezza Elena Ceolin si congratulano con gli uomini e le donne della Polizia Locale, guidata dal comandante Maurizio Zorzetto, per questo ennesimo risultato. «Questa operazione – dicono i due amministratori – è particolarmente lodevole, visto che la pericolosità delle sostanze stupefacenti rinvenute, destinate sopratutto ai giovani, era potenzialmente amplificata da un rischio di avvelenamento per chi li avesse assunte. Tolleranza zero verso chi spaccia e mette a repentaglio la vita degli altri».
I controlli natalizi hanno portato anche l'Unità Cinofila della Polizia Locale e il pastore tedesco tra le casette di piazza XX Settembre, fulcro dei festeggiamenti cittadini. Nel corso del blitz, il cane antidroga Keila ha immediatamente mostrato segni di interesse verso alcuni soggetti che si aggiravano tra le casette di Natale. Qui sono stati fermati quattro cittadini stranieri, tre originari del Pakistan e uno del Mali, tutti in possesso di piccoli quantitativi di droga, poi segnalati quali assuntori.
«Sempre più spesso come dimostrano le statistiche raccolte – sottolinea l'assessore Ceolin – ci troviamo di fronte a una microcriminalità che in buona percentuale è rappresentata da stranieri. L'attenzione dell'amministrazione non sarà abbassata».
Oltre al centro storico, i controlli si sono concentrati anche nell'area della stazione degli autobus, considerata un punto sensibile per il transito e possibile crocevia di traffici illeciti.
Le attività della Polizia Locale continueranno per tutto il periodo delle feste, per assicurare che Pordenone resti una città sicura per le famiglie e i visitatori.
«Tutto questo – concludono Basso e Ceolin - conferma l’importanza strategica del Nucleo Sicurezza Urbana. La preparazione degli operatori, unita all'efficacia dell'Unità Cinofila, si sta rivelando determinante nel garantire la legalità durante le festività, periodo in cui l’afflusso di turisti e cittadini aumenta sensibilmente».
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