Fiume Veneto, va a fuoco la pasticceria e la sposa resta senza torta

Quadro elettrico in fiamme nell’ora di chiusura alla Artigiana: locale inagibile. In nove a casa dal lavoro per giorni, annullate le commesse per le cerimonie
FOTO MISSINATO - INCENDIO PASTICCERIA FIUME VENETO
FOTO MISSINATO - INCENDIO PASTICCERIA FIUME VENETO

FIUME VENETO. «Avevamo un sacco di lavoro in questo fine settimana, come per altro avviene sempre nel weekend. Dovevamo consegnare una torta a degli sposi e non potremo farlo...pensi lei come possono averla presa».

E’ un sorriso amaro quello di Michele Tosolari, il titolare della pasticceria e gelateria Artigiana di piazza Marconi, ma proprio non gli riesce. Perché l’incendio che ha interessato la sua attività e che poteva essere uno scoppio dalle conseguenze minime, ha mandato in fumo – è il caso di dirlo – il suo lavoro.

«In due ore – sono le parole dell’esercente – ho visto rovinato il lavoro di 25 anni. Cerco di non deprimermi, ma è dura». E’ dura per chi, inquesti tempi difficili, è riuscito a mantenere un’impresa che funziona e che genera occupazione grazie alla dedizione e alla competenza. Grazie ai sacrifici di tanti anni.

Erano quasi le 15 di venerdì quando il barbiere che lavora a fianco alla Artigiana ha visto del fumo uscire dal locale. Ha subito chiamato Tosolari e a ruota i vigili del fuoco, il cui intervento è stato rapido. La pasticceria, che chiude alle 13.30, avrebbe riaperto di là a qualche minuto.

E’ stato proprio in quella pausa che un quadro elettrico del laboratorio avrebbe preso fuoco – questa la prima analisi dei vigili del fuoco di Pordenone che sono intervenuti con due mezzi – e generato molto fumo. Se lo scoppio fosse avvenuto ad attività aperta probabilmente il problema si sarebbe risolto in qualche minuto, con un semplice estintore. Una beffa.

«Purtroppo il fumo ha annerito tutto il laboratorio e ha danneggiato una parte del locale – spiega sempre Tosolari –. Non è possibile nè lavorare nè tenere aperto. Ci sono 9 persone da oggi senza lavoro per un po’. Non so davvero quando si potrà riaprire, qui è tutto da ridipingere». I danni, oltre a quelli dei dolci pronti e non vendibili, sono quelli dei muri e della mancata attività.

Il problema elettrico, invece, è stato risolto grazie anche all’intervento dei vigili del fuoco per cui quanto meno la merce contenuta nei frighi è salva.

Il locale è coperto da assicurazione, ma neanche quella può consentire al titolare di recuperare i giorni – «non ho idea, ma credo che ci vorranno settimane prima di riprendere» – in cui la pasticceria e gelateria dovrà rimanere chiusa. Sarà una corsa contro il tempo e contro l’amarezza per un destino davvero ingrato.

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