Finta vendita di un escavatore individuato il truffatore

La speranza di un operaio della Bassa friulana era di comprare un escavatore, magari anche usato, a un buon prezzo. Invece è stato truffato da un quarantunenne residente a Udine - M. H. le sue...

La speranza di un operaio della Bassa friulana era di comprare un escavatore, magari anche usato, a un buon prezzo. Invece è stato truffato da un quarantunenne residente a Udine - M. H. le sue iniziali - che alla fine ha intascato 5 mila euro, senza consegnargli la macchina operatrice. L’uomo è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione di Udine per l’ipotesi di reato di truffa aggravata in concorso.

Tutto comincia a fine gennaio, quando l’operaio manifesta l’intenzione di acquistare un escavatore usato parlando con una persona conosciuta occasionalmente. Quest’ultimo, che dice di chiamarsi Roberto (un nome quasi sicuramente non vero), si offre di indicargli un proprio amico. «So che una persona, proprio qualche giorno fa, ha messo in vendita un mezzo che potrebbe fare al caso tuo, credo chieda circa 5 mila euro», gli ha detto. «Ah, bene - ha risposto l’interessato -, allora come possiamo fare»?

È così che la mattina del 31 gennaio l’operaio friulano, dopo aver fotocopiato tutte le banconote che intendeva utilizzare per il pagamento, si è presentato all’appuntamento con il fantomatico venditore di escavatori. L’incontro era stato fissato nella zona di Sant’Osvaldo. L’acquirente ha consegnato al quarantenne la busta con tutti i contanti richiesti per la conclusione dell’affare e immeditamente dopo quest’ultimo, con la scusa di andare a prelevare il carrello con l’escavatore lasciato in sosta poco distante, è salito sulla sua auto e si è allontanato, riuscendo a far perdere le proprie tracce. L’operaio, rimasto interdetto, è comunque riuscito ad annotarsi il numero di targa della vettura e, con quell’indizio in mano (oltre alle fotocopie dei suoi soldi), si è rivolto alle forze dell’ordine. In suo aiuto si sono subito attivati i militari della stazione di Udine, coordinati dal luogotenente Arcangelo Lo Bianco.

Terminati gli accertamenti, gli investigatori sono risaliti al quarantenne udinese, riconosciuto anche dalla vittima del raggiro. I militari, su delega della Procura, ne hanno perquisito l’abitazione, ma dei 5 mila euro nemmeno l’ombra. Il quarantenne, tuttavia, avrebbe fatto alcune ammissioni di fronte ai carabinieri. Si è invece rifiutato di fornire indicazioni sulla persona che, pochi giorni prima, aveva fatto da “intermediario”. L’indagine dunque continua e, nei prossimi giorni, la posizione del quarantenne udinese sarà valutata dall’Autorità giudiziaria.

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