Finge di rimanere senza benzina e ferma le auto per chiedere soldi

MANIAGO. Un uomo fermo sul ciglio della strada, con l’auto apparentemente in panne, che chiede aiuto perché ha bisogno di soldi per fare benzina, in quanto deve raggiungere un congiunto rimasto coinvolto in un incidente stradale: dopo il raggiro dello specchietto, che ignoti stanno mettendo in atto in tutta la provincia, questo strano episodio, che ha tutta l’aria di un nuovo tentativo di truffa, sarebbe stato segnalato in alcune zone del Pordenonese, tra cui Maniago e pure lungo la Cimpello-Sequals. Una notizia che si è diffusa rapidamente in città e sul web, dove chi è stato protagonista di simili episodi ha voluto mettere in guardia altri possibili bersagli.
In alcune delle principali arterie delle città del coltello, che collegano il centro con le aree periferiche, sarebbe stata notata la presenza di questa persona che cerca di bloccare i veicoli in transito, facendo cenno di fermarsi e invadendo pure la carreggiata per costringere i conducenti se non altro ad ascoltare le proprie richieste.
Chi si è fermato racconta che l’automobilista con presunti problemi all’auto avrebbe raccontato di essere rimasto a corto di rifornimento e di avere urgente necessità di raggiungere un parente che sarebbe rimasto coinvolto in un sinistro. L’uomo, però, non chiederebbe un passaggio, ma tenterebbe di spillare qualche soldo ai malcapitati per fare benzina.
Pare che la somma richiesta si aggiri su una trentina di euro. Inoltre, il presunto truffatore si sarebbe dichiarato disposto a donare, in cambio del denaro per il carburante, orologi, anelli, occhiali e altri oggetti di cui era in possesso.
Alla minaccia degli automobilisti di fare intervenire le forze dell’ordine, l’uomo avrebbe reagito in malo modo, evidenziando come non ce ne fosse bisogno in quanto l’atto che stava compiendo non rappresentava nulla di grave e, in seguito alla proposta dell’automobilista di attenderlo perché gli avrebbe portato direttamente sul posto il carburante di cui necessitava, l’uomo si sarebbe poi allontanato.
Stando alle ipotesi delle autorità competenti, il tentativo di truffa potrebbe essere opera di quanti stanno mettendo in atto il raggiro dello specchietto, che avrebbero pensato di cambiare metodo per estorcere denaro.
L’area del Maniaghese non è nuova a questo genere di episodi: alcuni anni fa diversi cittadini avevano sporto denuncia anche al comando di Meduno, segnalando la presenza di truffatori. Da quanto si è appreso, si trattava di una banda di zingari, che agivano lungo le strade periferiche del territorio comunale di Cavasso Nuovo.
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