Finanziato il Consorzio di bonifica

Dalla Regione 740 mila euro. Ecco gli interventi programmati per il 2018
Il consiglio dei delegati del Consorzio di Bonifica Cellina Meduna nella seduta del 28 dicembre scorso ha approvato la sesta variazione del bilancio 2017 e il bilancio di previsione per il 2018.


La variazione di bilancio si è resa necessaria per prendere atto del finanziamento di 740 mila euro messo a disposizione del Consorzio presieduto da Ezio Cesaratto, dalla Regione Fvg su proposta dell’assessore all’ambiente, per quattro interventi di manutenzione straordinaria, sui corsi d’acqua del comprensorio ed in particolare per la sistemazione idraulica del fiume Lemene ed affluenti, della roggia di Gleris e Rio Lin nei comuni di Chions e Sesto al Reghena. Per la manutenzione straordinaria dei canali di bonifica a Sequals e Travesio, così come sullo scolo Pontal e la manutenzione dei corsi d’acqua minori e dei fossati nella zona di Traffe a Pasiano di Pordenone.


Con tale somma il Consorzio Cellina Meduna, eseguirà il prossimo anno la progettazione delle citate opere puntualmente finanziate.


Per quanto riguarda il bilancio di previsione 2018, emerge che la situazione economico – finanziaria dell’ente è in equilibrio tra entrate e uscite. Nello specifico le entrate correnti sono pari a 10 milioni 829 mila 525 euro rispetto agli 11 milioni 46mila 690 euro del 2017.


Rispetto all’esercizio precedente si è registrata una riduzione delle spese di 1 milione 199 mila 710 euro, determinata dalla rinegoziazione del mutuo per la costruzione di centraline idroelettriche e fotovoltaiche, con la Cassa Depositi e Prestiti che è stato sottoscritto il 19 dicembre scorso a Roma. Il mutuo originario di 12 milioni 350 mila euro era stato acceso nel 2013 e per il Consorzio aveva un costo annuo di un milione 503 mila 437 euro fino al 2023.


Con la rinegoziazione avviata con la Cassa Depositi e Prestiti, il Consorzio ha restituito, sulla somma complessiva di 12 milioni 350 mila, 4 milioni 800 mila euro pagando una penale di 564 mila euro e interessi per 158 mila euro. Grazie alla rinegoziazione, dal prossimo anno e fino al 2028, a fronte del restante debito residuo di 3 milioni 758 mila 401 euro il costo del mutuo annuo sarà così pari per due rate a 410 mila 206 euro con una riduzione quindi di un milione 93 mila euro.


La riduzione delle spese è determinata anche dal prepensionamento in itinere di alcuni dipendenti.


Il bilancio di previsione 2018 punta a vendere i caselli consortili per destinare i ricavi all’acquisto di nuovi macchinari; recuperare i ruoli contributivi relativi agli anni passati anche attraverso la sospensione del servizio irriguo; individuare e mettere a ruolo ulteriori utenze domestiche, agricole e/o industriali a San Giorgio della Richinvelda, Cordenons e San Quirino; iniziare un piano di recupero, in dieci anni a partire dal 2018, per l’introito delle somme a carico della contribuenza per opere irrigue e di manutenzione eseguite in passato; abolire, per il 2018, l’onere “una tantum” a carico della contribuenza fissato nel 2017 in 10 euro l’ettaro; inserire altri cinque bacini agli attuali dodici nella Bassa pordenonese per opere di manutenzione ordinaria, a parità di spesa; proseguire nella revisione del piano di classifica della Bassa pordenonese; concludere l’iter di redazione del piano di bonifica e mettere a disposizione del servizio manutenzione ed esercizio appositi mezzi e macchinari moderni.


Altri obiettivi: più energia da fonti rinnovabili con la nuova gestione in capo al servizio manutenzione ed esercizio; rimuovere e smaltire i manufatti irrigui in cemento dismessi; inserire a ruolo i proprietari dei fondi del comprensorio facendo riferimento alle norme sull’asservimento del servizio irriguo e rimuovere e smaltire le tubazioni della protezione civile nazionale stoccate nel casello di Colle.


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