Festeggiano la maturità in Croazia, otto studenti tornano con il coronavirus

UDINE. «Ai giovani dico: serve più attenzione. Siete il principale veicolo di contagio». Parla così il ministro della Salute,RobertoSperanza, in una intervista alla Stampa. «Voglio lanciare un appello ai giovani - afferma -. In questi giorni ne stiamo vedendo di tutti i colori: discoteche, apericene, locali notturni affollati, assembramenti di ogni tipo. Alle ragazze e ai ragazzi dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento».
Il caso del viaggio di maturità
L'Azienda sanitaria di Padova ha segnalato la positività a Covid-19 di due ragazze diciottenni da poco rientrate da un viaggio organizzato in pullman in Croazia, insieme ad altre persone residenti in province venete e di altre regioni. L'informazione è già stata condivisa con i Dipartimenti di Prevenzione delle realtà coinvolte. I vacanzieri padovani risultano complessivamente 13, per i quali è scattato l'isolamento domiciliare e la verifica con contatti stretti per l'esecuzione dei tamponi. Otto i ragazzi complessivamente positivi.
I ragazzi si erano recati nell'isola di Pag per festeggiare la maturità: al rientro, l'1 agosto, una delle ragazze patavine ha accusato febbre alta e il medico di famiglia, sospettando il contagio del coronavirus, ha inviato la giovane al Dipartimento di prevenzione perché si sottoponesse al tampone, che ha dato esito positivo.
L'età del contagio
«La situazione è seria - mette in guardia il ministro -. È vero che l'Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi, ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d'Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati dentro i nostri confini». «I ragazzi forse non sanno - aggiunge - che oggi l'età media del contagio è scesa a 40 anni mentre solo due mesi fa era 60-65 anni. È chiaro quindi che i giovani sono un veicolo di contagio potenziale pericolosissimo, e non tanto per se stessi. Il vero rischio è che, tornati a casa dalla movida, possano contagiare i loro genitori o i loro nonni».
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